Giammaria (Confesercenti Roma): “Apriamo la ZTL fino a fine pandemia”
La categoria in piazza per la mobilitazione del 7 aprile: “Combatteremo fino alla fine la linea della giunta sugli ambulanti. Ai candidati chiedo di mettere al centro le attività produttive”
“E’ evidente che le scene viste davanti a Montecitorio sono inaccettabili, ma innanzitutto sono state create da infiltrati come spesso capita in queste manifestazioni, in secondo luogo noi non possiamo negare che la categoria è allo stremo”: RomaToday intercetta al telefono Valter Giammaria, presidente romano di Confesercenti al termine del presidio promosso dall’associazione di categoria, nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale di oggi. Bologna, Bari, Salerno, Avellino, Napoli sono solo alcune fra le città mobilitate, e ovviamente Roma, dove ancora in piazza Montecitorio è stata presentata la piattaforma di protesta “Portiamo le imprese fuori dalla Pandemia”: fra le richieste indirizzate al governo la trasformazione delle misure di sostegno in un contributo una tantum “calcolato percentualmente sulla base di quanto già previsto dalla normativa; la reintroduzione del Tax credit locazioni; di una fiscalità di vantaggio per imprese e lavoratori autonomi di minori dimensioni con la previsione di un Tax Credit per questi contribuenti; l'ampliamento della disciplina Super bonus 110% agli immobili strumentali o comunque utilizzati nell'esercizio dell'attività d'impresa; l'allungamento della durata dei finanziamenti garantiti; l'estensione e ampliamento dell'intervento del Fondo di Garanzia e la proroga delle moratorie”.
La ZTL? Aperta fino a fine Covid
“Oggi abbiamo proposto un presidio molto composto e attento, ma sono sicuro che nessuno degli imprenditori e degli organizzatori dell’evento di ieri sperava che quelli fossero gli esiti”, ci dice: “Abbiamo portato tutte le categorie in piazza, c’è tanta disperazione fra i nostri iscritti ed è proprio questa disperazione che ci deve far mantenere la guardia alta e lavorare perché si evitino questi scivoloni. Siamo qui per lanciare la nostra petizione di sostegno alle imprese, per chiedere che il governo ci sostenga proprio mentre molte zone d’Italia tornano in fascia arancione”. Un pensiero va a quanto deciso in Aula Giulio Cesare, dove la maggioranza che sostiene Virginia Raggi si è spaccata proprio sul tema del commercio e sulle chiusure delle ZTL: “Io non solo difendo e sostengo la mozione approvata in Campidoglio che chiede la riapertura fino al 31 aprile, ma penso che le ZTL dovrebbero rimanere aperte fino a che permane lo stato di emergenza sanitaria. Dobbiamo sostenere gli esercenti in questa fase, ricordo che a Roma ci sono 420mila dipendenti fra pubblici e privati attualmente in smart working che fanno oggi mancare un giro d’affari da circa 200 milioni di euro. Come pensate che noi sosteniamo questa botta? Diventa pazzesco. Nei centri storici vivono il 35% delle imprese, se si riattiva la ZTL si mettono in difficoltà tutti gli operatori: a Roma hanno già chiuso 2500 attività e nel Lazio 20mila. Io non ho mai visto via Frattina e via Nazionale con tutte queste serrande chiuse e penso che un sindaco e una giunta dovrebbero fare de provvedimenti a sostegno delle imprese, non contro di esse”, ci dice.
Ambulanti: “Dalla giunta linea scellerata”
Stessa linea sui temi del commercio ambulante, altro tema assai problematico per l’amministrazione pentastellata: “Ci sono delle normative nazionali”, incalza Giammaria, “e credo che anche per Roma debba valere la normale gerarchia delle fonti, in cui un parere di un’authority non ha nessun peso. Noi combatteremo fino alla fine questa linea scellerata che taglia la testa a 12mila operatori e alle loro famiglie”. Un ultimo auspicio, rivolto a chi si candida nei prossimi mesi a governare Roma: “E’ necessario mettere al centro l’attività economica della città e la piccola e media impresa, le attività produttive. Vediamo in questi giorni che le strade sono morte e vuote, il commercio in città ha un indotto da 700mila addetti; questo mondo non può essere trascurato, deve essere invece rilanciato. Abbiamo una città che tutti ci invidiano e deve ripartire per questo il turismo congressuale e fieristico. Porre al centro dei programmi dei candidati sindaco il mondo delle attività produttive è cruciale, il commercio e l’impresa possono riorganizzare Roma sotto qualunque aspetto. Chiedo impegni concreti su questo”, ha concluso Giammaria, “non solo propaganda elettorale”.