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Ordine Ingegneri: "Gallerie italiane alla prova sicurezza"

"Il problema oggi non è quello della costruzione di nuove gallerie, ma l'adeguamento di quelle esistenti alla normativa vigente"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Il "tunnel Agnese" in Val di Ledro e la "galleria di Capo Torre" nel savonese, palcoscenico di recenti avvenimenti drammatici, portano l'attenzione su una tematica molto importante, quella delle gallerie, approfondita stamane nel seminario "La sicurezza antincendio nelle gallerie della rete stradale e autostradale italiana e le nuove tecnologie", organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma con il Patrocinio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri presso l'ISA- Istituto Superiore Antincendio.

L'Italia, per morfologia del suo territorio, è il Paese Europeo con il maggior numero di gallerie. Secondo al mondo dopo il Giappone. Ne esistono, infatti, 2560 per una lunghezza di circa 1200 km, quasi che si parlasse di un unico tunnel che va da Milano a Reggio Calabria. Il problema principale di queste strutture è la loro messa in sicurezza. Si registrano circa 500 incidenti l'anno (dati Istat), con più del doppio dei feriti anche in gravi condizioni.

Il problema oggi non è quello della costruzione di nuove gallerie, ma l'adeguamento di quelle esistenti alla normativa vigente- 54/2004/CE, DL 264/2006, DPR 151/2011- il cui costo è sempre esorbitante e non proporzionale ai benefici.

Per la sicurezza nelle gallerie è necessario l'uso di strumenti altamente specializzati per la prevenzione e la riduzione dei rischi. Bisogna valorizzare la progettazione, soprattutto per le opere di riqualificazione, superando un approccio occasionale al problema, riducendo al minimo eventi critici, che possono trasformarsi in catastrofi.

Benché si sia consapevoli degli alti rischi in termini di vite umane e di costi per la società e benché nell'ultimo decennio si siano fatti grandi passi avanti, ci si muove molte a volte con grande incertezza. I soggetti responsabili di strutture e impianti, di gestione e di sicurezza di gallerie, agiscono sulla base di riferimenti normativi differenti, non molte volte coordinati tra di loro. Non ci dovrebbero più essere aspetti ambigui e complessi tra la normativa nazionale ed europea per la sicurezza delle gallerie della rete TERN, la normativa di progettazione stradale e l'antincendio. Così come bisognerebbe eliminare i punti incerti relativi a elementi infrastrutturali, spaziature, obbligatorietà delle piazzole di sosta, corsie di emergenza, disomogeneità delle carreggiate. Ci vuole un metodo tecnico che esamini gli elementi rilevanti e sviluppi analisi, che realizzino prodotti tecnici completi ed esaurienti.

Progettazione, realizzazione e manutenzione delle gallerie sono strettamente connesse con la prevenzione e il soccorso eseguiti dai Vigili del Fuoco, costantemente attivi per garantire l'incolumità delle persone e la tutela di beni e ambiente.

Misure di prevenzione adeguate, adottate dai progettisti, anche valutando le più moderne tecnologie come la norvegese, la svizzera e la spagnola, permettono di ridurre l'attività di soccorso e in caso di emergenza di svolgere il proprio lavoro in modo più efficace e in condizioni di relativa sicurezza per gli operatori.

Una novità a riguardo, emersa durante il seminario, è l'I-Tunnel, "sistema evoluto" altamente affidabile, progettato dal GSA con i metodi della Fire Safety Engeineering, co-finanziato dall'Unione Europea (FERS) e da capitali privati e presto sperimentato sul Gran Sasso, che permette lo spegnimento di incendi in ambienti confinati come gallerie stradali, autostradali, ferroviarie e metropolitane.

Grande è l'attenzione di Anas,da sempre impegnata a redigere gli standard qualitativi di sicurezza, per ricercare soluzioni a questi problemi, come dimostrato nella realizzazione dell'impianto di spegnimento attivo della Galleria Murtineddu in Sardegna.

"Giornate come questa sono importanti"- afferma Carla Cappiello, Presidente degli Ingegneri di Roma, che ha voluto l'istituzione all'interno dell'Ordine del Tavolo Permanente dei Lavori Pubblici coordinato dall'Ing. Tullio Russo- ", poiché rappresentano il desiderio di cooperazione tra le parti: istituzioni, ingegneri progettisti, vigili del fuoco e aziende. Solo la cooperazione può portare alla risoluzione di queste problematiche sempre attuali e dai risvolti, purtroppo, tragici".

Gli atti del convegno saranno consultabili su www.ording.roma.it

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