Protesta degli addetti nelle scuole dell'infanzia e nei nidi di Fiumicino, il comune vigilerà sul cambio appalto
L'assessora Anselmi ha incontrato i rappresentanti delle lavoratici e dei lavoratori
L’amministrazione comunale sosterrà il riconoscimento del “parametro 115”, con il relativo aumento stipendiale di 15 euro, e si impegnerà per garantire 11 mesi lavorativi anziché 9. È stato un incontro alla fine positivo quello che si è svolto tra i rappresentanti sindacali degli addetti nelle scuole dell’infanzia e dei nidi e l’assessora al lavoro del comune di Fiumicino, Anna Maria Anselmi. L’obiettivo comune è quello di garantire ai circa 60 lavoratori e lavoratrici stipendi più equi e, soprattutto, un’attività lavorativa che duri nel tempo.
Lo stato di agitazione
Nei giorni scorsi, addetti alla pulizia, sorveglianza e assistenza ai bambini nelle scuole nido e dell’infanzia di Fiumicino avevano proclamato lo stato di agitazione dopo che non era stato riconosciuto loro un aumento stipendiale di 15 euro, atteso dal 2016. A scatenare le proteste, però, era stato il fatto che, con il nuovo appalto, i mesi lavorativi erano diventati solo 9, con conseguenze economiche per alcuni assolutamente disastrose. I sindacati, quindi, chiedevano di estendere il servizio a 12 mesi e, soprattutto, internalizzare tutte e 60 le persone coinvolte in questa vicenda.
La posizione del comune di Fiumicino
L’assessora Anselmi ha voluto rassicurare i presenti, dando disponibilità a partecipare alla fase di cambio appalto, previsto per il 1 novembre 2022. In questo modo esorterà il soggetto che subentrerà nel servizio a riconoscere il parametro 115, previsto dal contratto collettivo nazionale. Inoltre, la Anselmi avrebbe garantito che, attraverso la dirigente dell’ufficio scolastico e con l’assessore alle attività scolastiche, provvederà a far sì che i mesi di servizio siano 11 e non 9.
La Cisl, presente all’incontro, ha ribadito la necessità di reinserire il mese di agosto, portando i mesi di servizio a 12. Il sindacato, però, ha comunque fatto sapere di aver apprezzato l’incontro, un passo avanti rispetto alla situazione che si era prospettata fino a qualche giorno prima.
Rimane il problema dell’internalizzazione. Il sindacato vorrebbe che lavoratrici e lavoratori venissero presi in carico direttamente dal comune di Fiumicino. Questo, però, attualmente non è possibile. Al termine dell’incontro non è stata esclusa, per il futuro, la possibilità di un’internalizzazione. Il tavolo è stato quindi aggiornato a metà ottobre.