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Economia

Dall'inizio del 2012 evasi 83 milioni di euro: scoperti 130 evasori

Nei primi quattro mesi dell'anno, i finanzieri hanno scovato, in tutta la provincia, 130 "evasori totali", constatando Iva evasa pari ad oltre 83 milioni di euro

Iva evasa per 83 milioni di euro e 130 evasori: questo il bilancio dei controlli effettuati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei primi quattro mesi del 2011. Inoltre, nei loro confronti hanno individuato materia non dichiarata per circa 361 milioni di euro.
Nei primi quattro mesi dell'anno, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno scovato, in tutta la provincia, 130 "evasori totali", constatando Iva evasa pari ad oltre 83 milioni di euro ed individuando nei loro confronti materia imponibile non dichiarata per circa 361 milioni di euro. Degli evasori, 69 sono stati denunciati per aver superato le soglie stabilite dalla Legge penale tributaria.

Gli "evasori totali" sono stati individuati grazie alle segnalazioni al 117 ed al controllo economico del territorio da parte delle Fiamme Gialle. Gi grande aiuto per i militari sono stati anche gli accertamenti presso banche, uffici postali ed altri intermediari finanziari, al fine di ricostruire il giro d'affari degli interessati. Tra i casi più sorprendenti di omissione della dichiarazione, quello di una società della Capitale che gestisce alcuni teatri di cabaret nel quartiere Esquilino, di una sala bowling della zona di Casal Lumbroso e di un'impresa di autotrasporti di Capena, che avrebbero omesso di dichiarare ricavi ai fini delle imposte sui redditi, dell'IVA e dell'IRAP per oltre 3,6 milioni di euro la prima, per circa 4 milioni di euro la seconda e per circa 4,5 milioni di euro la terza, omettendo di dichiarare e versare l'Iva comunque riscossa dai clienti per un importo pari complessivamente a circa 1 milione di euro. Singolare la vicenda dell'impresa di Capena: la sua contabilità era tenuta impeccabilmente e tutte le operazioni di gestione erano state registrate regolarmente ma, per un periodo di imposta, i suoi titolari avevano dimenticato di presentare la dichiarazione e di versare le relative imposte. In questo caso le Fiamme Gialle hanno potuto quantificare con relativa facilità i ricavi non dichiarati al Fisco. (Fonte Ansa)
 

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