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Economia

L'appello delle imprese per le regionali: "Il Lazio non trascuri Pnnr e grandi eventi"

Il mondo delle imprese alla vigilia del voto si rivolge alla politica: occupazione al centro, senza trascurare le opportunità offerte da Giubileo ed Expo

A pochi giorni dalle elezioni regionali con cui verrà eletto il nuovo presidente della Regione Lazio, dalle imprese arriva un appello alla politica affinché la nuova amministrazione lavori per consentire la crescita del lavoro e dell’economia, puntando sulle opportunità rappresentate dai fondi del Pnnr e i grandi eventi come il Giubileo 2025 al bimillenario della morte di Gesù nel 2033, passando per Expo 2030, se venisse assegnata alla Capitale.

L’appello è stato raccolto dal Rapporto Centro del Sole 24 Ore: “Il ceto politico e istituzionale deve aumentare la consapevolezza che il Lazio è una regione industriale, con settori di qualità e dimensioni importanti. Solo partendo da qui si può impostare una politica industriale per far crescere il tessuto imprenditoriale”, ha detto Angelo Camilli, presidente di Unindustria Lazio, cui ha fatto eco Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma: “A Roma i grandi eventi devono diventare un fatto quasi quotidiano. Roma è una grande città e per natura è portata ad ospitare i grandi eventi. Regione e Comune dovrebbero creare una struttura permanente per questi appuntamenti». 

Il leader della Cisl del Lazio, Enrico Coppotelli, ha invece invitato la Regione a rimettere al centro il tema del lavoro: “Prima il Covid, poi l’invasione russa dell’Ucraina hanno fatto emergere problemi strutturali della regione, l’aumento esponenziale dei costi energetici preoccupa per le ricadute nei settori manifatturieri ad alto impatto energivoro: dalla ceramica alle cartiere, è in gioco il nostro sistema produttivo. Nel contempo è esplosa la questione sociale con oltre 285mila persone che hanno chiesto aiuti alimentari, su una popolazione complessiva che non raggiunge i 6 milioni di abitanti equivale al 5%”.

Cresce la "Doc Roma": prodotte 1.88 bottiglie di vino nel 2022

Tra i settori in crescita a livello regionale, sempre secondo il Rapporto Centro del Sole 24 Ore, la Doc Roma, la denominazione che abbraccia un’area di 28mila ettari (esclusi però i terreni compresi all’interno del Grande Raccordo Anulare) e che con i comuni di Santa Marinella e Tolfa a Nord-Ovest arriva a lambire la Maremma Toscana, a Est si avvicina alla provincia di Rieti e a Sud comprende anche Frascati, Marino e i comuni dei Castelli Romani.

Un progetto, quello della Doc Roma, che in poco più di dieci anni ha coinvolto  molti altri produttori che hanno via via aderito, con 47 cantine che nel 2018 hanno dato vita al Consorzio di tutela del vino Doc Roma. Oggi la Doc Roma coinvolge una superficie di 300 ettari, e nel 2022 ha prodotto 1,88 milioni di bottiglie di vino con una crescita rispetto all’anno precedente del 22 %.

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