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Economia Garbatella / Circonvallazione Ostiense

Portieri ed addetti pulizie Enasarco: dopo 5 anni l'incubo continua

Prosegue la vertenza di portieri ed addetti alle pulizie che operavano all'interno degli immobili di Enasarco e che non vogliono passare alle dipendenze dei neo condomini. "Dopo 5 anni rischieremmo d'essere mandati per strada"

Decine di portieri ed addetti alle pulizie dell'Enasarco continuano a temere la perdita del posto di lavoro. Dopo quasi cinque anni di logoranti iniziative, sulla vicenda non è stato ancora possibile scrivere la parola fine. Proseguono pertanto le proteste. L'ultima iniziativa, svoltasi a metà dicembre,  ha visto una cinquantina di persone impegnate in un presidio sotto la sede dell'ex Ente Previdenziale. A quell'appuntamento ne è seguito un secondo, un mese e mezzo più tardi. Al centro delle due iniziative, la situazione di decine di portieri ed addetti alle pulizie "che non hanno accettato l'incentivo all'esodo e nemmeno il passaggio al condominio" fa sapere Stefania Ruggeri, sindacalista di USB.

"Rischiamo di finire per strada dopo cinque anni" annuncia allarmato un portiere che preferisce mantenere l'anonimato. "Il problema sta nell'accordo sottoscritto  nel 2011 da Enasarco con CISL, UIL e UGL c - spiega il portiere -  In quel caso, si decise di far dipendere il nostro destino da coloro che avrebbero acquistato l'immobile:  per cinque anni i nuovi condomini si sarebbero dovuti sobbarcare l'onere del portierato e delle pulizie. Ma poi cosa sarebbe successo? Chi si riscatta la casa, ha un'età media di 60/65 anni. Quindi diciamo che, in funzione dell'età, gli possono concedere un mutuo massimo di quindici anni. A quel punto avranno delle rate già abbastanza onerose  – ragiona il portiere – e sa cosa succede? Che passati i cinque anni proveranno a liberarsi del costo del portierato. E noi che fine facciamo?". 

"Ci sono persone che non hanno mai smesso di battersi per il futuro di questi lavoratori – ricorda Stefania  Ruggeri, rappresentante sindacale di USB - Ora il nostro obiettivo è quello di provare ad ottenere un tavolo con le sigle che hanno sottoscritto l'accordo del 2011 e la Fondazione".  La vicenda di questi lavoratori sta facendo breccia anche a livello municipale. "Ho incontrato i portieri degli stabili di via Circonvallazione Ostiense, largo Piero Bargellini, largo Benedetto Bompiani, via Ostiense ed ho deciso di dargli una mano. Quanto meno vorrei far loro ottenere un incontro con la proprietà – fa sapere il Consigliere del Municipio VIII Nicola Cefali –  ora questi lavoratori  rischiano di essere privati dell' impiego, dell' abitazione e della propria dignità – conclude Cefali – e sinceramente, dopo tanti anni di lavoro e di dedizione all'Enasarco, non mi sembra corretto".

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