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Proteste lavoratori / Trieste / Piazza Ledro

L’azienda in crisi cede i suoi supermercati e lascia 500 lavoratori “senza risposte”

Lo sciopero dei lavoratori DICO per chiedere trasparenza e certezza sul mantenimento dei diritti e delle tutele

Risposte sul piano industriale e l'assunzione della responsabilità sociale verso i lavoratori. Sono queste le richieste dei sindacati alla DICO, società della grande distribuzione organizzata presente a Roma con i marchi Tuodì, Fresco Market e InGrande.

Lo sciopero dei lavoratori DICO

L’azienda è in concordato preventivo ed ha già iniziato a cedere alcuni dei suoi punti vendita: una cinquantina in città sono già passati sotto le insegne di IN’s, mentre pochi altri si sono trasformati in pet store Arcaplanet. “Ma restano ancora molti, anzi troppi, dubbi sulla cessione dei mercati rimanenti” - ha spiegato a RomaToday Sergio Moro della Uiltucs.

DICO cede i suoi supermercati: protestano i lavoratori

Le voci che si rincorrono e agitano i circa 500 dipendenti sul territorio di Roma e del Lazio parlano di un’imminente cessione di altri 40 supermercati per i quali sembrerebbero vicini gli accordi con Conad per renderli Todis e Penny Market in crescita sulla piazza capitolina. A conti fatti però, ad oggi, resterebbero fuori 23 punti vendita della DICO “sui quali non riusciamo ad avere risposte chiare” - sottolinea ancora Moro. “Il rischio grosso è che da un’azienda concreta si arriverà ad uno spacchettamento, anche con la cessione dei punti vendita a realtà piccole, gestite da singoli imprenditori, dove ai lavoratori non saranno garantiti medesimi trattamenti e tutele”. “Con la societa Dico abbiamo svolto numerosi incontri, incontri che per volonta aziendale non hanno dato risposta alle insistenti voci di cessioni dei punti vendita. I lavoratori - dice Marta Liguori, della Filcams Cgil Roma Lazio - non possono perdere parte dei loro diritti e retribuzione per mero calcolo economico, l'Azienda deve assumersi la responsabilità sociale verso i propri lavoratori che tanto hanno dato all'Azienda in questi anni. I lavoratori meritano risposte concrete”. “Siamo preoccupati perché qualche volta la cessione può essere a vantaggio dei lavoratori ma il rischio che i negozi - ribadisce Carlo Bravi della Fisascat Cisl - finiscano in mano a imprenditori che applicano contratti che noi definiamo ‘pirata’, ossia con tutele ridotte. C’è un tema di imponderabilità, i lavoratori - aggiunge il sindacalista - non sanno che devono fare da qui a domani”. 

Per questo oggi i lavoratori DICO hanno scioperato e manifestato a Piazza Ledro. “L'azienda, nonostante i numerosi incontri svolti e le richieste da parte delle organizzazioni sindacali in merito al futuro dei dipendenti, continua ad essere poco trasparente” - accusano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. “Chiediamo garanzie in caso di cessione dei punti vendita sul mantenimento dei diritti e delle tutele previste dall’applicazione del contratto nazionale”. 

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