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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Crisi economica e disoccupazione, la Caritas avvia il progetto “Officina delle Opportunità”

Stanziato un milione e mezzo di euro per il reinserimento lavorativo

Un progetto di inserimento lavorativo gestito direttamente dalla Caritas. È quanto prevede il protocollo d’intesa sottoscritto dalla Regione Lazio, il comune di Roma Capital e l’ente cattolico, grazie al quale si stanzia un milione e mezzo di euro per avviare dei progetti di facilitazione all’ingresso nel mondo del lavoro per le persone fragili. Con la crisi economica dovuta alla pandemia che ancora si fa sentire e quella causata dalla guerra tra Russia ed Ucraina che sta facendo lievitare i costi delle materie prime, la Caritas ha deciso di impegnarsi per dare un futuro alle persone in difficolta.

L’Officina delle Opportunità

Il progetto in questione si chiama “Officina delle Opportunità” per l’orientamento e l’inserimento lavorativo. Come si legge nella delibera approvata dalla Giunta della Regione Lazio, la Caritas Roma, facendo tesoro dell’esperienza maturata grazie al Progetto Alleanza per Roma – Fondo Gesù Divino Lavoratore, ha focalizzato la riflessione sul tema del lavoro. In particolare, ci si concentrerà sulle persone che versano in condizioni di fragilità economica e lavorativa, individuate anche attraverso la collaborazione con i servizi sociali territoriali, i centri di orientamento al lavoro di Roma Capitale e i centri per l’impiego del Lazio.

Il progetto verrà gestito dalla Caritas Roma e monitorato da un comitato di garanzia. Per sviluppare tutte le iniziative previste verrà creato un fondo da un milione e mezzo di euro. I tre soggetti coinvolti, infatti, verseranno mezzo milione a testa, riservandosi la possibilità di aggiungere ulteriori risorse in caso di necessità.

La Caritas durante la pandemia

Questo nuovo progetto dedicato al lavoro segue quanto è stato fatto dalla Caritas negli anni passati, specialmente durante l’emergenza pandemica, quando sono stati effettuati numerosi interventi sia per urgenti necessità economico abitative, sia per erogare contributi economici limitati ad un breve periodo e sia per progetti di inserimento lavorativo su una platea complessiva di oltre 2.500 beneficiari.

Grazie alle risorse messe a disposizione dal Sommo Pontefice, il Vicariato di Roma aveva istituito il Fondo “Gesù Divino Lavoratore” con una dotazione pari a un milione di euro, nel quale Roma Capitale e Regione Lazio avevano fatto confluire ciascuna la somma di 500 mila euro. Grazie a questi fondi, la Caritas Roma aveva potuto coinvolgere 336 comunità parrocchiali, a supporto delle quali erano stati istituiti appositi presidi territoriali di ascolto, che hanno assicurato il coordinamento delle attività con l’impiego straordinario, a livello diocesano, di 25 operatori dedicati e di ben 400 volontari appositamente formati sul territorio.

Gli interventi messi in campo hanno riguardato prevalentemente la fascia di età 35-65 anni, di cui oltre il 50% di nazionalità italiana, con una provenienza principale (36%) di persone che avevano ricoperto, come ultimo impiego, posizioni nel settore della ristorazione e del turismo. Visto che la crisi non si è di certo attenuata, Regione Lazio e Roma Capitale hanno deciso di consolidare il lavoro svolto sinora, andando a creare questo nuovo fondo dedicato al reinserimento lavorativo.

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