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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Coronavirus: turismo, commercio e ristorazione i servizi più colpiti dalla pandemia

È quanto emerge dall’indagine presentata questa mattina dal “Centro Studi Articolo 46”, durante il convegno “Lazio Futuro” realizzato da Anpit Azienda Italia. Il Presidente Iadicicco: "La Regione sia al centro degli investimenti nazionali, serve rilanciare turismo e aziende laziali"

Commercio, turismo e ristorazione, questi i tre settori che più sono stati messi in ginocchio dalla pandemia e dalla crisi economica che ha scaturito.

È quanto è emerso questa mattina durante il convegno “Lazio Futuro” organizzato da Anpit Azienda Italia (Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario) per illustrare le proposte di rilancio economico e sociale del territorio laziale. Un focus sullo stato delle imprese e sui livelli occupazionali investiti dall’emergenza pandemica, che ha visto venerdì mattina gli interventi del presidente nazionale di Anpit Federico Iadicicco, del  vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori e di Alessandro Battilocchio, deputato della Repubblica.

Il settore dei servizi nel Lazio, il più colpito dalla pandemia

I dati elaborati dal “Centro Studi Articolo 46”, per conto di Anpit, evidenziano come il settore del Lazio più colpito dalla crisi sia stato quello dei servizi. In particolare ci sono poi il commercio, alberghi e ristorazione, comparti che nel 2019 occupavano circa un quinto dei lavoratori della regione.

Significativa poi la riduzione del personale nel 2020, del 4,4% nel commercio e dell’8,3 per gli alberghi e i ristoranti.

“Il trend occupazionale negativo ha avuto conseguenze sui redditi delle famiglie, in evidente peggioramento, con un aumento di oltre un terzo sul 2019 della platea dei beneficiari del Reddito e Pensione di Cittadinanza, dato che si attesta al di sopra della media nazionale” - spiega Federico Iadicicco, presidente nazionale di Anpit Azienda Italia - “Preoccupa il calo dell’occupazione in 3 province: i dati raccolti al 30 giugno 2021, rispetto all’anno precedente, registrano - 2% a Roma; - 4,1% a Rieti e - 2,9% a Latina, rispetto a Frosinone che con lo 0,4% mantiene lo stesso mentre Viterbo con il 2,8% ha un trend in crescita”.

Il Lazio, da Regione della Capitale, a protagonista del PNRR

“ll Lazio, la ‘Regione della Capitale’, deve essere al centro del piano di rilancio nazionale. Servono più investimenti per Roma e scelte mirate per le altre province, anche in vista di importanti eventi come il Giubileo 2025 ed Expo 2030”, è intervenuta questa mattina l’Anpit Azienda Italia. Solo poche ore fa il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha annunciato che la Regione sarà coinvolta da un intenso piano di investimenti da 10,6 miliardi proprio via PNRR.

“L’Anpit Azienda Italia continuerà a dare il proprio contributo alle Istituzioni presentando proposte mirate anche nelle altre regioni italiane, come già fatto in Campania, Toscana, Umbria, Calabria, Puglia e Lazio”, ha dichiarato Federico Iadicicco.

Le proposte di Anpit Azienda Italia per il rilancio del Lazio

Tra le proposte illustrate dall’Anpit per il rilancio del Lazio ci sono la riqualificazione della Valle del Sacco, da valorizzare mediante il ritorno degli insediamenti produttivi che possano favorire la crescita occupazionale e lo sviluppo sostenibile della provincia di Frosinone.

Il Completamento dell’autostrada Roma-Latina e la messa in sicurezza della superstrada dei Monti Lepini SS156, che collega le due province di Frosinone e Latina.

Lo smart working come una risorsa ‘consapevole’, “regolamentandola anche all’interno dei CC.NN.LL. di riferimento, utile per promuovere e favorire iniziative virtuose come la possibilità di concedere voucher locativi ai cittadini che decidono di trasferirsi nel territorio comunale per lavorare da remoto”, precisa Anpit.

Le proposte puntano poi a migliorare i collegamenti infrastrutturali tra Roma e Viterbo a vantaggio del turismo e di poli industriali come quello di Civita Castellana, secondo distretto ceramico italiano.

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