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Campidoglio, bufera sull'applicazione della salva-precari: "Assunzioni elettorali"

Il patto di stabilità prevede misure per la stabilizzazione dei precari nel pubblico impiego. Dalla Cgil è polemica, sull'applicazione delle norme: "Bando di concorso con normative vecchie e assunzioni che sanno di clientelismo"

Un paracadute per i precari che potrebbero beneficiare a breve 'dell'indeterminato'. Una norma ad hoc, quella firmata Elsa Fornero e contenuta nel Patto di Stabilità, che legifera sul pubblico impiego e su quei lavoratori a termine che vi prestano servizio da più di tre anni. Per Roma Capitale parliamo di circa 200 impiegati.  

LA 'SALVA PRECARI' - Queste le direttive dell'emendamento: la proroga del contratto fino a luglio 2013 e la possibilità di riservare ai lavoratori il 40% dei posti nel prossimo bando di concorso. Uno spiraglio non da poco sull'universo del posto fisso. Qualcosa però non sta andando come previsto.

L'ACCORDO - Il 4 marzo è stato siglato un accordo tra amministrazione capitolina e parti sociali per l'indizione del bando. Grande assente la Cgil. Mancano "le adeguate garanzie verso i lavoratori" perché “si fa riferimento alla vecchia normativa”. Tempistiche e modalità del bando i punti deboli del tutto che, stando alla denuncia, andrebbero tutt'altro che incontro ai 200 in questione. E quindi niente firma.

TEMPI - Da un lato “non abbiamo nessuna certezza sull'emanazione e sui tempi di pubblicazione delle gare di assunzione, e neanche se ci siano o meno le risorse economiche”. Bando fuori dal cilindro prima della scadenza dei contratti prevista dal patto per luglio? I dubbi sono tanti. E poi c'è la questione interinali. Le condizioni di accesso ai concorsi sarebbero più ampie di quanto atteso e per qualcuno poco rassicuranti.

INTERINALI - Ai 200 contratti a tempo determinato (“che operano nell’amministrazione comunale da almeno 5, 6 e fino ad oltre 10 anni”) si aggiungerebbero infatti “almeno altre centinaia di lavoratori con contratti di somministrazione, che si stanno moltiplicando in questi giorni e che stanno facendo lievitare la spesa dai circa 500.000 euro dello scorso anno ai circa 5 milioni di oggi”. Così la stessa Cgil in una nota stampa.
Detto altrimenti, i 'precari' in servizio da più di tre anni verrebbero equiparati a chi svolge mansioni da interinale e da poco più di un anno. Il tutto condito dal sospetto, da parte dei lavoratori e della Cgil, che si “vogliano favorire assunzioni 'amiche' a scapito di chi è stato assunto dall'amministrazione precedente”. Insomma, qualcuno grida già allo scandalo: “clientelismo” dell'ultima ora?

LA POLEMICA - A cavalcare l'onda polemica il candidato sindaco 'indipendente' Umberto Croppi.  “Un'infornata” sospetta per l'ex assessore quella di “centinaia di lavoratori chiamati attraverso le agenzie interinali”."Il provvedimento - spiega - riguarderebbe infatti anche i collaboratori esterni delle segreterie degli assessori, il cui rapporto decade, di norma, con la fine del mandato dell'assessore. D'altro canto, per coprire i vuoti di organico, non e' invece stato indetto il concorso previsto dalla legge di stabilita' 2013, con una riserva del 40% per i lavoratori precari in servizio da almeno 36 mesi. Cio' potrebbe comportare l'interruzione del rapporto di lavoro per il personale con contratti a tempo determinato, in servizio anche da piu' di sette anni, per molti dei quali il termine e' previsto nel prossimo mese di luglio".

"Questa attivita' - conclude Croppi - mostra con tutta evidenza il tentativo di utilizzare la piu' classica delle leve clientelari in vista delle prossime elezioni, aggiungendo precari a precari e precostituendo le condizioni per sostituire con nuove leve, funzionali all'attuale maggioranza, lavoratori ormai formati e titolari di diritti".

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