Civitavecchia, il polo termale non si fa: "Troppa burocrazia"
L'imprenditore titolare del progetto ha comunicato oggi la decisione: "Lasciare un imprenditore solo per tre anni e obbligarlo ad affrontare spese su spese significa uccidere la voglia di rilancio di un Paese"
Sfuma il sogno del polo termale 'Acanthus' a Civitavecchia. Giuseppe Sarnella, l'imprenditore romano a capo della realizzazione, ha annunciato oggi l'abbandono del progetto. La causa: le infinite procedure burocratiche.
"L'ennesimo rinvio da parte delle autorità competenti per fare chiarezza sulla vicenda mi obbliga a fare un passo che non avrei mai voluto fare, ma a cui stavo pensando da mesi: abbandonare il progetto del polo termale che avrebbe ridisegnato in positivo il futuro e il presente di Civitavecchia. I continui rinvii del Tribunale, l'infinita maratona burocratica che abbiamo dovuto affrontare da tre anni a questa parte, l'incapacità della politica di prendere decisioni per il bene della città: sono questi i motivi che mi hanno fatto perdere l'entusiasmo e la voglia di realizzare qui il più grande e ambizioso polo termale d'Italia. Lasciare un imprenditore solo per tre anni e obbligarlo ad affrontare spese su spese significa uccidere la voglia di rilancio di una Paese e di una città", è stata la sua denuncia.
"Abbiamo portato qui imprenditori di altissimo livello - ha continuato Sarnella - ci siamo confrontati con tre giunte di diverse, affrontato decine e decine di riunioni tecniche e tutte le sigle sindacali, ma alla fine in mano abbiamo un pugno di mosche e abbiamo sprecato soldi, tempo ed energie. Per questo sto attivando tutte le pratiche per cedere la mano e vendere i terreni sui quali sarebbe dovuto sorgere il Polo Termale".
"Questa nostra decisione rappresenta una sconfitta per tutti. Usciamo quindi di scena sapendo di aver fatto tutto il possibile e ci auguriamo che i nuovi investitori abbiano a cuore questa parte dell'Alto Lazio come l'avevamo a cuore noi. Nei prossimi giorni comunicheremo tutti i dettagli di questa delicata e sofferta decisione", ha concluso l'imprenditore.
Che, sul futuro del polo termale si è espresso dicendo che "grosse realtà imprenditoriali dell'est europeo sono pronte ad investire su Civitavecchia. Loro avranno più fondi, più capacità di essere ascoltati e sicuramente più pazienza del nostro gruppo. Io e i miei collaboratori ne guadagneremo in salute e risparmieremo molti soldi".