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Dismissione Enasarco, Unione Inquilini: "Accordo pieno di lacune"

La dismissione immobiliare stabilita da Enasarco ha suscitato le reazioni della Segreteria Nazionale di Unione Inquilini: "troppe lacune nella bozza disciplinare, necessari accordi con i sindacati"

La decisione presa dall'Enasarco, l'ente nazionale per l'assistenza degli agenti di commercio, di dismettere il patrimonio immobiliare di 17 mila case abitate da 50 mila inquilini ha suscitato dure reazioni. “A noi pare assai difficile oggi poter affermare  che entro l’anno possano partire le prime lettere, se non con un atto di forza, se fatto in assenza di un accordo con i sindacati” sono le parole di Massimo Pasquini della Segreteria Nazionale dell'Unione Inquilini. I termini dell'accordo auspicato verranno fissati il 13 dicembre, data dell'incontro con il presidente dell'Enasarco Dott. Boco, e riguarderanno le modalità di acquisto che, per il momento, risultano “tutt'altro che chiare”.

L'Unione Inquilini lamenta delle lacune nella “bozza disciplinare” presentata dall'Enasarco in cui non sarebbero presenti alcune “parti importanti e basilari per procedere all'acquisto”. Simili assenze dei punti chiave dell'accordo necessariamente rallenteranno le procedure che, secondo quanto previsto da Enasarco dovrebbero già partire per la fine dell'anno, previsioni che a Pasquini appaiono decisamente “ottimistiche”, “visto che è la quarta volta che il presidente Boco annuncia l'imminente vendita”. L'unico modo per accelerare i tempi, aggiunge Pasquini, “è accogliere integralmente tutte le proposte e chiudere l'accordo sul disciplinare per l'acquisto da parte degli inquilini”.

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