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Economia

Esulta chi non ha pagato il bollo auto, il Lazio applicherà lo stralcio delle cartelle

La Regione applicherà l'annullamento automatico delle cartelle

Possono esultare tutti quegli automobilisti che non hanno pagato il bollo negli anni passati. Nello specifico, tutti quelli che hanno visto i loro debiti, concernenti il mancato pagamento della tassa automobilistica, presi in carico dagli agenti di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. La Regione Lazio, a differenza di regioni come l’Emilia-Romagna, ha deciso di applicare l’annullamento automatico dei debiti previsto dalla legge 197 del 2022, l’ultima legge di bilancio.

La Pisana ha deciso di limitarsi al bollo auto, una delle tasse più odiate (e meno pagate) dagli italiani. Del resto, grazie ai soldi del bollo si dovrebbero avere strade perfette e servizi impeccabili. Due cose che, attualmente, rappresentano più un’utopia che una realtà.

La legge di bilancio

Cosa dice, di preciso, la legge di bilancio 2022 in merito allo stralcio delle cartelle esattoriali? Occorre fare molta attenzione tra debiti maturati e presa in carico degli stessi da parte degli agenti di riscossione. Per quanto concerne il bollo auto, si prevede lo stralcio degli importi fino a mille euro, comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Se i debiti superano i mille euro o se l’affidamento è stato effettuato dal 1° gennaio 2016, si possono rottamare le cartelle usufruendo di una definizione agevolata, con sconto su sanzioni e interessi. Si potrà decidere se pagare in unica soluzione oppure a rate.

Annullamento automatico

La misura è stata approvata con una delibera di Giunta, su proposta del vicepresidente Daniele Leodori. Nel testo si evidenziano i motivi che hanno portato a deliberare l’annullamento automatico dei debiti per il mancato pagamento del bollo.

In passato, si spiega, sono già stati eseguiti annullamenti automatici delle posizioni non in regola, per il periodo di affidamento agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. Una parte di queste cartelle, per un importo residuo fino a 1000 euro, era stata annullata grazie al DL 119/2018. Invece, con il decreto sostegni del 2021, sulla scorta della crisi economica dovuta al covid, era stato previsto un annullamento automatico relativo ai debiti di importo residuo fino a 5.000 euro, per i contribuenti che, nel periodo d’imposta 2019, avevano conseguito un reddito imponibile fino a 30 mila euro.

I dati sulla riscossione

Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, che dal 2000 al 2010 ha fatto registrare una percentuale di riscossione del bollo che varia dal 22,10% al 30,50%, la maggior parte dei debiti ancora da riscuotere è stata affidata dal 2010 al 2015. In questo periodo, si legge nella delibera, “i debiti inerenti alla tassa automobilistica affidati all’agente della riscossione” non sono stati “oggetto di precedenti annullamenti automatici”. Insomma, visto che è la prima volta per questo specifico quinquennio, allora si può procedere all’annullamento automatico delle cartelle. Tra l’altro, si legge ancora, dal 2011 al 2015 le riscossioni hanno avuto un successo maggiore rispetto al passato, con una media del 35,80%. Un dato che sta a significare che la perdita per le mancate entrate non sarà poi così grave.

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