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Economia

Dopo le polemiche la Regione Lazio cambia la scadenza del "bando vigilantes"

L'apertura delle buste era stata fissata a ridosso delle elezioni regionali

La gara si concluderà dopo le elezioni e, nel frattempo, si cercherà di fornire tutti quei dati che gli operatori interessati chiedono ormai da settimane. La Regione Lazio, sulla “spinta” anche della sospensione del procedimento da parte del Tar, ha deciso di posticipare di circa un mese il termine ultimo per la presentazione delle offerte per il bando vigilantes da 90 milioni di euro complessivi.

Elezioni regionali

Le opposizioni e le aziende di vigilanza privata avevano immediatamente alzato la voce alla pubblicazione del bando. Nella sua prima stesura, infatti, la scadenza per la presentazione delle domande era stata fissata per il 7 febbraio alle ore 16, cinque giorni prima delle elezioni. Ancor più singolare, però, era la data di apertura delle offerte, fissata per il giorno dopo, l’8 febbraio, alle ore 10:00. Una fretta che, ovviamente, le opposizioni non hanno mancato di sottolineare.

Modifiche

Con una determinazione della direzione centrale acquisto della Pisana, il nuovo termine di presentazione delle offerte è stato fissato all’1 marzo 2023 alle ore 16 mentre la prima seduta pubblica virtuale l’8 marzo alle 10:00. Uno slittamento di quasi un mese che servirà alla Regione per fornire ulteriori chiarimenti ed agli operatori per preparare i documenti per partecipare alla gara.

Porta valori

Un’altra criticità segnalata era quella relativa alla questione del trasporto valori. In ogni gara c’è l’obbligo, da parte dell’ente, di indicare quale è il servizio principale da offrire. In questo caso è quello di “piantonamento”, che cuba circa l’80%. Nel bando è stata inserita poi la clausola secondo la quale bisogna avere, per partecipare alla gara, la licenza “D”, quella relativa al trasporto valori. Una licenza che hanno in pochi e che riduce, per forza, la platea di partecipanti. Questa clausola, in caso di un raggruppamento temporaneo di impresa, era stata resa obbligatoria anche alla ditta mandante, non solo alla capofila. Con l’ultima determinazione è stata tolta questa voce, ampliando, e di molto, il numero di operatori che potranno partecipare.

Personale

La Regione ha anche fornito un elenco del personale attualmente in servizio presso i municipi romani e le amministrazioni pubbliche del Lazio. Un passaggio, questo, chiesto a gran voce dalle società di vigilanza. Queste ultime, infatti, erano in difficoltà nel presentare un’offerta economica perché non conoscevano i livelli e l’anzianità delle guardie già operanti. Visto che, dopo l’aggiudicazione, questi lavoratori verranno riassorbiti, era necessario per le aziende sapere cosa si sarebbero trovate di fronte.

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