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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Il caffè al bar diventa più caro, colpa degli aumenti di bollette e materie prime

Da un’indagine di mercato di Fiepet emerge che i rincari ad oggi si registrano solo nel 15% dei locali

Un caffè, grazie’. Se, fino a qualche giorno fa, la risposta a questa richiesta è stata “80 centesimi” o “Un euro e venti” – a seconda della zona, dalla periferia al Centro, da ora in poi le cose cambiano. Già perché gli aumenti dei costi di energia elettrica e materie prime indurranno gli esercenti ad aumentare il prezzo al pubblico per coprire le spese, come di fatto è già avvenuto in numerosi bar della Capitale e del resto della Penisola. Secondo un’indagine di mercato condotta da Fiepet (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici) ad oggi il 15% dei bar romani ha aumentato il prezzo del caffè e il 70% ha ipotizzato di farlo prossimamente. A Roma, ricordiamo sono circa 8mila i bar presenti. 

“Fino al 31 dicembre ho avuto un accordo a tariffa predeterminata con l’utenza elettrica, sono in attesa di conoscere l’importo della prossima bolletta a fine mese per capire di quanto aumentano le spese. A quel punto capirò se sono costretto a rivedere i prezzi”. È questo il commento di Lorenzo Vanni, storico commerciante di Roma. All’interno del suo locale non ci sarà il rischio che aumenti solo il caffè: “Con il responsabile acquisti capiremo anche gli aumenti delle materie prime e decideremo cosa fare” ha aggiunto pur consapevole che il potere d’acquisto dei clienti resta invariato.

Insomma, aumentano le spese ma non gli stipendi. Secondo la Federazione italiana esercenti pubblici e turistici di Roma e Lazio saranno in molti a sobbarcarsi le spese ulteriori: “Il barista è quasi costretto all’aumento per mera necessità - ha spiegato Claudio Pica, presidente di Fiepet – Altri esercenti si sobbarcheranno gli oneri, consapevoli di una retribuzione più bassa, pur di non aumentare il prezzo del caffè e conservare la clientela”.

“L’aumento del prezzo del caffè dipende da vari fattori, sarà l’esercente a valutare se applicarlo oppure no. Tra questi ci sono i costi della miscela, del personale impiegato, dell’aumento delle bollette” ha detto Pica precisando che il listino dei prezzi è libero.

Agli aumenti dei costi dell’elettricità e delle materie prime è da aggiungere un calo di presenze. È Pica a fornire un dato: “Il consumo di caffè è calato del 40% con la pandemia, a causa di vari fattori tra cui lo smartworking, il calo del turismo, l’esibizione del green pass. A Roma gira meno gente”.

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