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Economia

Assunzioni Ama, Cgil al Sindaco: “Sospendere la selezione”

Oltre ai dubbi sul consorzio Elis, la Cgil Roma-Lazio protesta anche per il vincolo della residenza a Roma: “ Sono centinaia di migliaia le famiglie romane pendolari che si sono trasferite a Ladispoli o Mentana o Zagarolo per necessità abitative”

Non si placa la bufera sulle 544 assunzioni programmate dall'Ama. Dopo la denuncia dell'affidamento della selezione ad un consorzio vicino all'Opus Dei e la risposta dell'azienda, oggi la Cgil Roma e Lazio ha scritto una lettera al Sindaco Alemanno chiedendo la sospensione della selezione per stabilire regole trasparenti.

“Di fronte ad una gestione a dir poco dubbia delle modalità delle assunzioni”, spiegano Claudio Di Berardino e Gianni Nigro segretari Cgil Roma e Lazio, “non si può stare fermi e zitti. Per questo la Cgil non ha sottoscritto l’accordo con Ama ed insieme alla Cgil di Roma e Lazio chiede un intervento del Sindaco per sospendere il concorso e stabilire regole più trasparenti”.

  Questa selezione rappresenta un esempio niente affatto virtuoso di trasparenza e regolarità  
Oggi doveva svolgersi l’incontro tra l’Assessore al bilancio del Comune di Roma ed i sindacati per affrontare il tema della riorganizzazione delle aziende municipalizzate. L'incontro è stato però rinviato per le dimissioni di Castiglione.

Secondo la Cgil questa selezione “rappresenta un esempio niente affatto virtuoso di trasparenza e regolarità con l’assegnazione ai Centri per l’Impiego della Provincia di Roma di un ruolo di semplice raccolta di domande, peraltro concentrate in pochissimi giorni con conseguenti disagi per i candidati, e la consegna ad una azienda di selezione personale, la Elis dei nominativi raccolti”.

  Possibile che mentre Ama assume, aziende di cui è azionista stanno avviando procedure di messa in mobilità?
 
“Perché”, si chiedono Di Berardino e Nigro, “affidare una selezione ad un privato e non lasciarla ai Centri per l’Impiego che, da anni, svolgono il lavoro di selezione per aziende ed enti pubblici con grande competenza e con costi irrisori rispetto a quelli del privato?”.

La Cgil inoltre protesta contro il vincolo della residenza a Roma: “Perchè quel vincolo?
Roma è una città diffusa, sono centinaia di migliaia le famiglie romane pendolari che si sono trasferite a Ladispoli o Mentana o Zagarolo etc. per necessità abitative. Perché dunque questi pendolari non potrebbero partecipare alla selezione?”.

Altre critiche al bando sono relative all'assenza “di quote riservate a fasce sociali svantaggiate, come ad esempio i lavoratori in mobilità”.

Il Comune di Roma viene accusato dal sindacato di “non aver mantenuto la promessa di affrontare in modo coordinato il tema delle aziende municipali, comprendendo anche AMA e degli addetti in una logica d’insieme, guardando a risolvere le situazioni di riorganizzazione aziendale e conseguentemente del lavoro. Possibile che mentre Ama assume nuovo personale, dall’altra parte in alcune aziende di cui Ama stessa è azionista potrebbero essere avviate procedure di cassa integrazione o di mobilità?”.

Per questo Di Berardino e Nigro chiedono al Sindaco di “bloccare la selezione avviata per le assunzioni in Ama ed immediatamente convocare quel tavolo che si sarebbe dovuto aprire oggi con l’Assessore al Bilancio per discutere l’insieme della riorganizzazione delle aziende romane e scrivere anche le regole più trasparenti per le assunsioni in Ama.”
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