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La "Zanzara" della Capitale: Arduini - Di Ciancio, quando la Radio fa notizia sin dal mattino

Con il loro Ecg - Regione su Radio Cusano Campus rappresentano una delle realtà più floride del panorama informativo romano. Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio si confessano a RomaToday

Da quindici mesi sull'informazione romana vola una zanzara. Ogni mattina, dalle 9 alle 11, questa zanzara fa notizia con interviste, reportage, racconti esclusivi che finiscono poi puntualmente su agenzie, siti internet, quotidiani. Al comando di questa impertinente zanzara tutta romana ci sono due giovani giornalisti, Roberto Arduini (30 anni) e Andrea Di Ciancio (33) conduttori di Ecg Regione Lazio su Radio Cusano Campus, un programma di attualità, cronaca e politica che quotidianamente attira su di sè l'attenzione del mondo politico romano e non. Ogni giorno almeno uno scoop come forse neanche il loro modello, Giuseppe Cruciani de La Zanzara , riesce a fare. Una zanzara tutta romana di cui RomaToday ha voluto provare a carpire i segreti intervistando Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. 

Arduini e Di Ciancio una coppia che fa notizia. Come e quando nasce questa coppia?

Arduini: Tre o quattro anni fa, ci incontrammo in radio. Rimasi colpito da alcune sue qualità e gli chiedi se gli andava di pensare ad un programma insieme.
Di Ciancio: Ormai sono passati diversi anni, il nostro incontro è stato casuale ma da quel momento non abbiamo lasciato niente al caso, abbiamo lavorato su ogni piccolo dettaglio per provare a migliorare ogni giorno. 

Ogni giorno grandi ospiti, ogni giorno il sistema news della Capitale e della Nazione si alimenta con le vostre interviste. Qual è il vostro segreto?

Arduini: La grande libertà che Radio Cusano Campus ci concede. L'orgoglio di far parte di un gruppo, quello targato Unicusano, in ascesa e in espansione. L'armonia che si respira in redazione. La consapevolezza di fare uno dei lavori più belli che possano esistere, la sicurezza di poter contare sulla bravura di Donatella Geretto in regia e la tempestività di Daniel Moretti nel lanciare i comunicati. Non abbiamo un vero e proprio segreto, ci piace creare la notizia, provare ad arrivare prima degli altri. Il nostro obiettivo è informare, scavare, capire, provando, perché no, a regalare a chi ci ascolta anche qualche sorriso. Certe volte ci si riesce e quando capita è una grande soddisfazione.

Di Ciancio: Facciamo il lavoro che abbiamo sempre sognato di fare e lo facciamo all’interno di una realtà splendida, quella dell’Università Niccolò Cusano. Cerchiamo di non dimenticarlo mai e ci sentiamo dei privilegiati per la totale libertà che Radio Cusano Campus ci concede nella scelta dei temi e degli ospiti. Poi un segreto ci sarebbe, il GRA. Abitando vicini andiamo e torniamo dalla radio insieme. Spesso, le nostre idee nascono mentre siamo in fila, nel traffico, sul Grande Raccordo Anulare. Scherzi a parte, il vero segreto è non perdere mai l’entusiasmo per quello che si fa, cercando di rinnovarsi ogni giorno.

Qual è l'intervista, lo scoop, di cui andate più fieri? 

Arduini: Ce ne sono tanti, ormai, ma il primo è quello che non si dimentica e risale più o meno a un anno fa. Per cercare di raccontare il fenomeno dello spaccio al Pigneto abbiamo realizzato un'inchiesta di cui si è parlato molto, perché ha messo in evidenza la trasversalità del fenomeno, con tanto di spacciatori pronti a prendere ordinazioni telefoniche e a portarti ogni tipo di droga a domicilio o, addirittura, in ospedale. Fu divertente anche finire su La7, nel programma di Floris, con una intervista ad una delle escort più richieste di Roma che ci confessò di essere stata usata più volte come tangente. 

Di Ciancio: Ricordo ancora la nostra telefonata allo spacciatore rilanciata in diretta da Giuseppe Cruciani alla Zanzara. Un’emozione difficile da dimenticare, anche perché veniva dopo giorni di appostamenti e incontri poco rassicuranti. Poi ci sarebbe il capitolo Marino, ormai ci scherziamo sul fatto che l’ex sindaco non ci ha mai concesso un’intervista.

Qual è invece quello che vi aspettavate facesse più notizia? 

Arduini: Senza dubbio l'intervista a Monsignor Charamsa. Abbiamo insistito molto con lui per realizzare una chiacchierata in cui ci ha confessato cose che pensavo avessero enorme appeal. Invece quell'intervista non se la sono filata in molti. Certe volte il mondo dell'informazione è strano. Fai una chiacchierata con Giulia Latorre e la ritrovi su tutti i giornali, becchi il prete che ha sconvolto la Chiesa il giorno prima del Sinodo e non se lo fila nessuno.

Di Ciancio: Nei giorni in cui è nata la “Sinistra Italiana” abbiamo fatto cantare in diretta “Bandiera Rossa” al  senatore Stefano Esposito  per dimostrare che il PD è ancora un partito di sinistra ma evidentemente ci hanno creduto in pochi.

C'è un modello radiofonico a cui vi ispirate?

Arduini: Nelle interviste il numero 1 è sicuramente Giuseppe Cruciani. Riesce a far dire ai suoi ospiti cose che un minuto dopo non ripeterebbero mai. 

Di Ciancio:  Cerchiamo di essere allo stesso tempo Zapping e Zanzara. Ruggero Po e Giuseppe Cruciani sono due facce della radio che amo.  Il nostro obiettivo è quello di riuscire a sorprendere sempre chi ci ascolta, senza però scadere nella volgarità gratuita. Nel nostro programma è possibile trovare nella stessa giornata Monsignor Fisichella che parla del Giubileo e magari mezzora dopo i vaticini del Divino Otelma. 

Il 2015 per Roma è stato un anno orribile. Questa città è ridotta davvero così male? Roma fa davvero schifo?

Arduini: No, Roma non fa schifo e secondo me dovremmo anche smetterla di dire il contrario. Questa è la città più bella del mondo, se ha gli stessi problemi da quarant'anni a questa parte, forse, dovremmo iniziare a fare autocritica e domandarci che cosa potremmo fare noi cittadini per rendere più vivibile la Capitale.

Di Ciancio:  Roma non farà mai schifo. Ogni giorno raccontiamo storie di realtà che si muovono per dare una mano a questa città. Innegabilmente siamo di fronte ad un periodo di grave crisi ma paradossalmente questo può portare ad una crescita del nostro senso civico.

Per il 2016 a cosa puntate? Quale scoop vorreste "estorcere" in una vostra intervista? 

Arduini: Dal punto di vista della cronaca, bisogna andare in strada. Raccontare cose che tutti vediamo ma che corriamo il rischio di non osservare più. In questo senso, ci sono diverse cose in programma. Per quanto riguarda le interviste, poi, sarebbe bello intercettare Renzi, farci una chiacchierata che riesca andare al di fuori dei soliti canoni. Oppure realizzare una bella puntata con Maria Elena Boschi ospite in studio. Anche un a tu per tu con Grillo non sarebbe male. Idem Berlusconi. 

Di Ciancio:  Il 2016 sarà sicuramente un anno particolare, ci avviciniamo alle amministrative e raccontare la giungla della campagna elettorale potrebbe essere davvero divertente...

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