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Economia

Almaviva, sui 1666 licenziamenti romani è scontro con Zingaretti

"Decisione gravissima" il commento del Governatore del Lazio. "Esternazione frutto di disinformazione" la replica. L'azienda ha comunicato mercoledì la decisione di chiudere le sedi di Roma e Napoli, per un totale di 2511 posti di lavoro

Botta e risposta tra Zingaretti e Almaviva Contact sul licenziamento da oltre 1600 dipendenti romani annunciato l'altro ieri dall'azienda. "Esprimo forte preoccupazione e considero gravissima la decisione di Almaviva che ha annunciato la chiusura dei call center di Roma e ha aperto una procedura di licenziamento per 1.666 lavoratori" il commento del presidente della Regione Lazio in una nota. "Le esternazioni appaiono frutto di estemporaneità e disinformazione" la replica della società che ha annunciato di chiudere le sedi di Roma e Napoli per un totale di 1511 licenziamenti.

ZINGARETTI - Continua il governatore in una nota: "Insieme al Governo abbiamo manifestato la nostra disponibilità a trovare strade alternative che potessero salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda e abbiamo messo in campo misure che sono ancora oggetto di discussione ad un tavolo ministeriale. Reputo grave l'atteggiamento dell'azienda volto a utilizzare in modo strumentale i licenziamenti per ottenere vantaggi competitivi sul mercato dei call center" conclude annunciando la convocazione delle organizzazioni sindacali. 

ALMAVIVA CONTACT - Dura la replica dell'azienda: "Si esprime “forte preoccupazione", dopo anni di totale silenzio, e nonostante i ripetuti appelli che gli sono stati indirizzati senza esito, sulla mancata applicazione di leggi dello Stato, sulle gravi distorsioni che soffocano il settore dei call center e sulla condizione drammatica nella quale vivono da tempo imprese e lavoratori del territorio". Poi punta il dito contro la Regione: "Si rivendicano "misure messe in campo" quando l'Amministrazione che rappresenta si è appena distinta, con la procedura per l'assegnazione del servizio Recup, nell'alimentare la sequenza di gare pubbliche bandite o aggiudicate a tariffe inferiori al costo del lavoro previsto dal contratto di riferimento".

Prosegue: "Quanto alle illazioni sul presunto atteggiamento dell'Azienda “volto a utilizzare in modo strumentale i licenziamenti per ottenere vantaggi competitivi”, giudizio che suona francamente desolante se pronunciato da una autorevole figura istituzionale, può essere utile informare sommessamente il Presidente Zingaretti che il sito romano di AlmavivA Contact da quattro anni deve ricorrere ad ammortizzatori sociali per fronteggiare esuberi superiori al 50% della popolazione lavorativa e che nel solo 2016, a fronte di diciassette milioni di euro di ricavi, deve registrare perdite per oltre nove milioni di euro".

POLEMICHE - La decisione di Almaviva sta facendo discutere anche la politica: "Le scelte annunciate da Almaviva sono inaccettabili. Come nei mesi passati, saremo al fianco dei lavoratori in questa vertenza" ha scritto su twitter Matteo Orfini, presidente del Pd. Commenta anche il consigliere capitolino e deputato di Sinistra Italiana Stefano Fassina: "Serve una risposta immediata da parte del Governo e delle amministrazioni regionali e comunali coinvolte. Sinistra Italiana ha presentato una interrogazione al Governo per sapere quali iniziative intende mettere in campo al fine di dare efficace attuazione alla normativa per contrastare le delocalizzazioni e, nel caso specifico, per salvaguardare i livelli occupazionali. Vogliamo sapere, inoltre, se il Governo ha convocato i vertici aziendali di Almaviva".

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