rotate-mobile
Economia

Almaviva e Gepin, proteste al ministero: "Solo a Roma 900 posti a rischio"

I lavoratori hanno manifestato questa mattina in via Molise aderendo alla protesta organizzata da Cgil, Cisl e Uil. La procedura riguarda oltre tremila lavoratori in tutta Italia

Al grido di 'Almaviva non si tocca' i lavoratori di Almaviva Contact e Gepin Contact hanno manifestato con fischietti e magafoni questa mattina fuori dalla sede del ministero dello Sviluppo economico, in una protesta di via Molise, organizzata dalle sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Nel mirino la procedura di licenziamento aperta dall'azienda in tutta Italia per circa tremila dipendenti per la prima azienda e 352 per la seconda. Solo a Roma sono a rischio oltre 900 posti di lavoro. 

"I lavoratori non hanno nessuna intenzione di farsi scippare il futuro solo perchè le istituzioni, i committenti e le aziende appaltatrici si rimpallano le responsabilità anziché prendere velocemente le decisioni necessarie a risolvere la crisi del settore con un freno alle delocalizzazioni, stop alle gare al massimo ribasso e rivisitazione degli incentivi e sgravi" ha spiegato Fabrizio Micarelli, segretario regionale Slc Cgil. "In questo drammatico scenario manca ancora un attore primario: il presidente del Consiglio, Matteo Renzi che ad oggi non ha pronunciato una sola parola su un settore al tracollo e che impiega oltre 80mila addetti. Non molleremo fino a quando questo settore non verrà messo in sicurezza, dando applicazione alle leggi vigenti". 

Sulla vicenda ha preso parola anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Siamo al fianco dei lavoratori. Sono momenti durissimi. Nei prossimi giorni incontreremo le organizzazioni sindacali per confrontarci e cercare insieme una soluzione per evitare i mille licenziamenti” ha scritto in una nota. “Questa crisi è una grande emergenza nazionale e per questo seguiamo da vicino l’incontro, convocato per il 18 aprile, dal Ministero dello Sviluppo Economico considerato che le risposte che possiamo dare come Regione non bastano da sole a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali. Nell'ultimo incontro, che si è tenuto a marzo e che avevo sollecitato con una lettera al Ministro Guidi, il Governo si è impegnato a vigilare sul rispetto delle norme del settore, compresa la clausola sociale e l’inasprimento delle sanzioni per chi delocalizza, e a garantire con fondi certi gli ammortizzatori sociali fino al 2017. Massima mobilitazione di tutte le istituzioni in difesa dei lavoratori”.
 
Il candidato sindaco e leader de La Destra Francesco Storace ha incontrato questa mattina i lavoratori. Prima contestato con un 'buffone, buffone', poi invocato al grido di 'Storace dacce 'na mano'. Dopo un'accoglienza non proprio rilassata, Storace ha parlato con diversi dipendenti delle due aziende ricevendo alla fine in regalo una maglietta: "Sono qui perchè mi hanno chiamato, già a ottobre ho fatto un'interrogazione e sono disponibile a incontrare una delegazione anche già sabato o domenica" ha spiegato Storace. "Sono stato chiamato qui dai lavoratori, questa vicenda è grave: ho fatto un'interrogazione in Consiglio regionale a ottobre e una l'altro ieri, spero che Zingaretti esca dal silenzio e risponda seriamente e non farfugliando come l'assessore Valente, che ha detto solo di aver chiesto un tavolo al Governo". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Almaviva e Gepin, proteste al ministero: "Solo a Roma 900 posti a rischio"

RomaToday è in caricamento