Saldi, la crisi incide in maniera pesante: "Meno 30 per cento"
Calano le vendite dei negozi nel giorno dell'avvio dei saldi estivi nella Capitale. Affollatti i centri commerciali. Confesercenti: "Solo turisti, di romani neanche l'ombra"
Niente lunghe file, come avvenuto invece negli anni passati, nel giorno di avvio dei saldi estivi nella Capitale. La crisi si fa sentire anche nel settore dell'abbigliamento e a Roma anche le centrali vie dello shopping non hanno avuto il consueto assalto. Non tutti i negozi però risentono della critica situazione economica. In alcuni storici esercizi della Capitale, quelli delle firme più conosciute, c'é comunque la consueta folla in cerca di occasioni scontate. Turisti e romani hanno comunque sfidato le alte temperature per aggiudicarsi qualche pezzo in saldo nelle storiche strade dello shopping come via del Corso, via Frattina o via Condotti. A risentire meno della crisi sono invece i centri commerciali, complice probabilmente anche l'aria condizionata a dare refrigerio ai romani a caccia dell'affare di stagione.
CALO DEL 30 PER CENTO - I saldi estivi saranno un clamoroso flop" E' la previsione di Mina Giannandrea, presidente di Federstrade - Confesercenti e vicepresidente di Confesercenti di Roma e Lazio. "Da un sondaggio che abbiamo effettuato nei negozi di 30 strade commerciali della Capitale, a fine mattinata - spiega Giannandrea - tra le quali piazza di Spagna, via Frattina, via del Corso, via dei Giubbonari, via Tiburtina, via Appia, viale Libia, viale dei Colli Portuensi, viale Marconi, viale Europa, via Cola di Rienzo e via Ottaviano, già nelle prime ore risulta evidente un calo delle vendite del 20-30% rispetto ad un anno fa. La spesa procapite, per le prossime sei settimane, non supererà gli 80 euro. Le code ai negozi sono solo un ricordo".
SOLO TURISTI - Si acquista col contagocce" dice ancora Giannandrea -. Ci sono attività che questa mattina hanno effettuato poche battute, come in via Tiburtina e viale Libia per una t-shirt, una camicia e un bermuda. Le file al centro? Davanti alle griffe, ma comprano solo turisti stranieri. Di romani neanche l'ombra". "Ad influire sul calo delle vendite - sostiene Giannandrea - sarà soprattutto l'effetto Imu, un reddito disponibile che si assottiglia sempre più a causa dell'inasprimento del carico fiscale, la crisi in corso e la scarsa fiducia degli italiani nel futuro economico nel nostro Paese. E se secondo l'Istat il 35,8% degli italiani ha ridotto i consumi alimentari è chiaro che gli acquisti nei settori dell'abbigliamento e delle calzature non potranno crescere neppure con i saldi". E contro la liberalizzazione dei saldi e le svendite selvagge, Giannandrea annuncia: "a settembre per le strade di Roma daremo il via ad una raccolta di firme per tutelare i commercianti onesti e i consumatori dalla giungla di promozioni e inviti sottobanco, complici anche i pochi controlli da parte dell'Amministrazione. Un modo per smascherare i soliti furbetti".