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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Trasporto aereo e indotto, la Regione vuole il rilancio. Per Alitalia dal Governo 100 milioni

Il consiglio regionale ha votato per rilancio e salvaguardia occupazionale: “Serve piano industriale serio e credibile”

Un'accelerazione del piano di rilancio delle attività legate al trasporto aereo e del suo indotto, la salvaguardia dei livelli occupazionali con circa 40mila lavoratori di Roma e nel Lazio risucchiati dalla crisi del comparto. Rilancio di Alitalia e dell'aeroporto di Fiumicino quale hub principale del Paese. Un tavolo di crisi con le associazioni datoriali e sindacali e dell'indotto. Sono questi i punti inseriti nell'ordine del giorno presentato dalla consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano, approvato dall'aula durante la seduta del Consiglio Regionale straordinario su Alitalia. Respinto, invece, l'ordine del giorno del gruppo Fratelli d'Italia (primo firmatario Massimiliano Maselli), volto a impegnare la Giunta a valutare la possibilità di un ingresso della Regione Lazio nel capitale sociale della compagnia di bandiera. 

Il rilancio del trasporto aereo e dell'hub di Fiumicino

"Ringrazio il consiglio regionale e tutti i colleghi che hanno sottoscritto e approvato l'ordine del giorno. Il documento -  ha spiegato Michela Califano - impegna la giunta regionale a farsi promotrice nei confronti del Governo e dell'Europa di una serie di iniziative che possano tutelare Alitalia e l'intero comparto del trasporto aereo. Parliamo di un asset fondamentale nel Lazio, che tra diretto e indotto conta migliaia di posti di lavoro oltre a essere il principale traino del sistema turistico nel nostro Paese. Solo Alitalia dà lavoro a 11 mila famiglie. Altrettante se si conta anche l'indotto. Se ne deduce che si tratti di un pezzo importante del nostro patrimonio occupazionale che va assolutamente tutelata. Da sempre chiediamo che la compagnia venga rilanciata e non depauperata. Che si investa sui voli a lungo raggio, che si riportino 'in house' attività importanti come la manutenzione dei motori. Chiediamo un'Alitalia forte, competitiva, non una piccola compagnia. Alitalia è un bene del nostro Paese. Non possiamo parlare di rilancio dell'economia turistica senza avere una compagnia di bandiera che porti i turisti a visitare una Nazione, come l'Italia, che può vantare oltre il 60 per cento del patrimonio storico, culturale e archeologico mondiale".

Il rilancio di Alitalia: "Piano industriale valorizzi professionalità compagnia"

"Solo rilanciando la compagnia di bandiera attraverso un nuovo e diverso piano industriale guardiamo al nuovo mondo e credo fermamente che l'Italia debba ambire ad essere protagonista della ripresa dopo la crisi, anche restituendo a Roma il prestigio di una grande capitale europea e mondiale” - ha commentato Eleonora Mattia, Presidente della IX Commissione lavoro in Consiglio regionale del Lazio, ricordando i vari confronti avuti con le sigle sindacali, il Sindaco Esterino Montino e l'Assessore Claudio Di Berardino. “Dobbiamo continuare ad essere vigili e al contempo coraggiosi su Alitalia per arrivare a una soluzione concreta e a un piano industriale che sappia valorizzare le tante professionalità afferenti alla compagnia e che consenta di affrontare le sfide ed eventuali alleanze nelle migliori condizioni possibili. Lo dobbiamo alle migliaia di lavoratori e lavoratrici che vedono a rischio non solo lo stipendio di ogni mese, ma il loro futuro".

"Serve sedersi al tavolo con l'Europa e discutere fino ad arrivare ad una soluzione degna di essere chiamata tale. C'è bisogno - ha detto Loreto Marcelli, del M5s - di ragionare intorno alle diverse esigenze, rappresentarle in Europa, mettere sul tavolo tutte le possibili soluzioni che ci sono, e alzarsi solo quando sono state individuate, discutendo di un Progetto Paese di rilancio del settore del trasporto aereo, a partire dal vettore nazionale". 

"Vi è ora, più che mai, l'urgente necessità di un reale, concreto e applicabile piano di rilancio e ristrutturazione dell'azienda Alitalia, che porti con se la riqualificazione e l'implementazione degli asset strategici dell'azienda e soprattutto la salvaguardia di tutti i lavoratori. Questo rilancio però - ha sottolineato Marco Vincenzi, presidente del Consiglio regionale del Lazio - non può passare per un progetto al ribasso che, tagliando fortemente posti di lavoro e rotte aeree, creerebbe di fatto una piccola compagnia aerea regionale, in un momento delicato per il Paese, che ha invece bisogno di aprirsi al mondo, favorendo l'arrivo dei turisti, in piena sicurezza, per ripartire grazie all'economia generata dal turismo. Va proposto - ha proseguito - un piano industriale, serio e credibile, che salvaguardando i più di 11mila lavoratori diretti e i tantissimi dell'indotto, punti a valorizzare le numerose competenze e professionalità, in servizi importanti come l'assistenza a terra e la manutenzione. Un piano - ha concluso il presidente del consiglio regionale - che guardi per tutto il nostro comparto aereo, a partire dall'Alitalia, a un futuro di sviluppo e rilancio, non al suo ridimensionamento e al rischio di scomparsa". 

Sostegni bis, per Alitalia 100 milioni di euro

Fuori dal consiglio regionle la protesta del CUB nazionale con il sindacato a chiedere l’impegno della Regione Lazio presso il Governo affinchè si arrivi ad “un progetto che non preveda licenziamenti ma anzi che investa sulla crescita occupazionale, che si opponga allo smembramento di Alitalia, che come sappiamo e denunciamo, potrebbe avvenire anche con la creazione di società più o meno partecipate”. Intanto, da quanto emerge dal decreto Sostegni bis, arriveranno 100 milioni di euro per Alitalia "nelle more - si legge - delle valutazioni della Commissione europea sul piano". 

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