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Economia

Tagli al personale e nuovi mezzi: ecco come cambierà il trasporto su gomma

La Regione Lazio ha affidato il servizio di trasporto pubblico locale extraurbano per i prossimi 10 anni

Nuovi mezzi, razionalizzazione dei percorsi con una riduzione del chilometraggio e tagli al personale. È questo, in sintesi, quanto emerge dalla relazione realizzata dalla Regione Lazio per disegnare il futuro del trasporto pubblico extraurbano su gomma, servizio che verrà gestito da Cotral Spa per i prossimi 10 anni. Un documento che, insieme all’affidamento del servizio, è stato approvato dalla Giunta regionale al termine di un lungo percorso durato più di due anni. L’obiettivo principale era quello di ricalibrare corse e mezzi per cercare di servire, in maniera più o meno uguale, soprattutto i piccoli comuni del Lazio, alcuni dei quali erano praticamente sprovvisti di un vero e proprio servizio di trasporto pubblico.

Confronto con i comuni

Negli ultimi mesi, l’assessore alla mobilità Mauro Alessandri, insieme a tecnici e dirigenti della Pisana, hanno avuto diversi confronti con sindaci ed assessori dei comuni laziali. L’obiettivo principale era far capire la necessità di rivedere le corse previste, studiando meglio il territorio e formulando, quindi, un piano per ottimizzare le risorse disponibili, garantendo a tutti il servizio. Non sono mancati, ovviamente, momenti di tensione visto che nessun amministratore, in pratica, voleva “rinunciare” a qualcosa.

Sono nate, così, 11 “unità di rete” che serviranno a superare “precedenti servizi urbani comunali caratterizzati da profondi squilibri nella distribuzione storica delle risorse” ed organizzare, invece, il trasporto pubblico considerando vaste porzioni di territorio. In sintesi, a partire dal 2024, e per tutta la durata del piano, la produzione di Cotral sarà modificata, diminuendo da 75,500 milioni di vetture-Km del 2023 a 67,950 milioni di vetture-Km.

Cotral precisa: "Nessun licenziamento"

Trasporto romanocentrico

Dalle analisi effettuate si evince come il trasporto extraurbano sia concentrato soprattutto verso Roma e provincia. Per questo, il riordino del tpl riguarda le direttrici dalle province di Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina. Nel complesso, il 60% circa degli spostamenti sistematici insistono sulla Capitale, mentre tale percentuale sale al 78% considerando l’intera provincia di Roma. La ripartizione per modalità di trasporto – spostamenti per lavoro - vede fare la parte del leone all’auto privata con valori intorno al 70%, inferiori comunque alla media nazionale del 75,3%, e con la quota di Tpl che si attesta intorno al 20%, contro il dato medio nazionale all’8,2%.

Gli impegni di Cotral

Nella relazione si illustrano quali saranno gli impegni che la Cotral dovrà portare avanti nei prossimi 10 anni. Al fine di conseguire gli obiettivi di riduzione dell’età media del parco mezzi nonché di ammodernamento delle infrastrutture, la proposta tecnico-economica presentata da Cotral prevede, investimenti pari a circa 424 milioni di euro, di cui una frazione rilevante, circa 326 milioni, legato al rinnovo del parco mezzi.

Nello specifico, si prevede l’acquisizione di 910 nuovi mezzi con alimentazione alternativa, per un importo pari a circa € 326,3 milioni, con una quota rilevante di contribuzione pubblica, pari a circa € 250 milioni. In coerenza con gli investimenti in bus ad alimentazione alternativa, si prevede la realizzazione di stazioni di rifornimento a metano e ad idrogeno per un totale di € 13,5 milioni. Previsto anche l’investimento in interventi specifici funzionali al rinnovo degli impianti e depositi nonché alla realizzazione di misure per la riduzione dell’impatto ambientale.

41 milioni di euro serviranno, invece, per realizzare nuovi impianti e depositi e potenziarne altri, come la nuova copertura officina e la realizzazione di nuovi magazzini. Si prevede, inoltre, nel periodo di piano, di effettuare investimenti pari a oltre 16 milioni di euro per l’acquisto di licenze, sviluppo di software e sviluppo dei sistemi di centrale operativa. 

Miglioramento tecnologico e contapasseggeri

Cotral ha deciso di attuare una strategia volta al miglioramento tecnologico dei propri mezzi, dei propri spazi comuni e delle proprie sedi. Si prevede l’implementazione dei processi volti a garantire un adeguato livello di performance dei sistemi intelligenti di trasporto (Its) di bordo in dotazione alla flotta, nell'ottica di garantire un’adeguata funzionalità della centrale operativa e anche al fine di offrire un miglioramento nell'ambito del servizio di infomobilità, finalizzato alla condivisione delle informazioni ai passeggeri. Tutta la flotta ha attualmente in dotazione il sistema Its di bordo, che verrà installato anche sui mezzi della nuova flotta.

In tutti i principali nodi di scambio del Lazio, Cotral ha provveduto a rinnovare il servizio di infomobilità, sostituendo gli schermi che comunicano al passeggero partenze e ritardi delle linee. Nel frattempo, la società sta provvedendo anche ad attivare gli schermi di bordo su tutti i mezzi, nell’ottica di fornire informazioni relative al viaggio. Cotral sta collaudando anche l’installazione dello strumento di contapasseggeri su tutta la flotta, anche in relazione all’implementazione dell’attuale sistema Its di bordo.

Cotral in numeri

Il parco autobus attualmente utilizzato è costituito 1.610 vetture, caratterizzato da un’età media di 10,5 anni e composto da tipologie eterogenee di mezzi, con classi di emissioni differenti. Cotral impiega complessivamente 44 depositi nello svolgimento del servizio: 22 presso la città metropolitana di Roma, 8 presso la provincia di Viterbo, 7 presso la provincia di Rieti, 3 presso la provincia di Latina e 4 presso la provincia di Frosinone. Questi depositi sono dotati di 68 serbatoi di carburante e di 35 impianti di lavaggio.

Riduzione del personale

Visto che l’obiettivo è quello, a partire dal 2024, di ridurre del 10% le percorrenze relative dei mezzi (senza però inficiare sulla qualità del servizio), è previsto anche un “contenimento della crescita del costo del lavoro mediante ottimizzazione dell’organico, da una consistenza di 2.948 unità nel 2023 a 2.771 unità del 2032”. Alcuni lavoratori, insomma, saranno in esubero e si procederà con una riduzione della forza lavoro. Il taglio avverrà per il personale della manutenzione, da 189 unità a 156, e nel parco autisti, da 2491 e 2347. Invariato, invece, il numero di lavoratori dello staff, che rimarrà di 268 unità.

Buone notizie, almeno, arrivano sul fronte stipendiale. È prevista una dinamica di rinnovo del contratto collettivo nazionale di 30 euro al mese per 14 mensilità ogni 3 anni, prevedendo annualmente il relativo accantonamento. C’è poi l’ipotesi di riconoscimento delle indennità anche sulle ferie, per un costo unitario aggiuntivo di 200 euro l’anno per ciascuna unità di personale. 

Ritardo massimo consentito

L’Autorità di regolazione dei trasporti, come prevedono le norme, ha visionato la relazione ed ha avanzato delle modifiche da fare. Una di queste riguarda la questione dei ritardi degli autobus, tanto che la Pisana ha dovuto rivedere l’indicatore della puntualità. L’autorità aveva infatti chiesto di riconsiderare il “ritardo massimo adottato pari a 15 minuti” per ogni tipologia di corsa. Tenendo conto dei tempi di percorrenza, quindi, le linee sono state raggruppate in 3 classi a ciascuna delle quali corrisponde un diverso livello di ritardo massimo. In particolare, il ritardo massimo previsto è pari a 5 minuti, per le corse di durata pari o inferiore a 20’, 10 minuti, per quelle superiori a 20’ e pari o inferiori a 60’, 15 minuti, per quelle superiori a 60’.

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