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Economia

A Roma accordo tra Dia e Camera di commercio per salvare la buona economia

Un accordo bilaterale per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa nella provincia di Roma

La Camera di commercio di Roma e la Direzione investigava antimafia hanno siglato un accordo per "salvare la buona economia della Capitale", come ha sottolineato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma. Un accordo bilaterale per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa nella provincia di Roma, condividendo l'esigenza di avviare un'attività congiunta nella consapevolezza che il rispetto della legalità costituisca non solo pilastro imprescindibile di ogni civile convivenza ma anche fattore fondamentale e condizione per il vero sviluppo economico, sociale e umano, a protezione della libertà di impresa degli operatori economici e di un regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali.

"Roma produce l'8 per cento della ricchezza del nostro Paese ed è una grande Capitale europea e quindi interessata dalle attività criminali nel campo economico. Spesso le attività criminali hanno come obiettivo quello di acquisire imprese e creare una economia parallela: una cattiva economia che scaccia la buona economia. Noi non dobbiamo permettere tutto questo, soprattutto in una fase in cui molte imprese sono entrate in difficoltà", ha dichiarato Tagliavanti.

"In particolare per il futuro, Roma è chiamata a grandi appuntamenti, come Expo o il Giubileo, per questo dobbiamo stringerci tra enti pubblici per rendere difficilissima se non impossibile l'attività criminale. Oggi l'accordo è questo: noi diamo alle forze di polizia dati che riguardano le imprese, dove è possibile vedere anche se ci sono attività criminali. Quindi, nei prossimi giorni fare il criminale economico a Roma sarà molto difficile".

L'accordo, in particolare, adottato anche alla luce della grave crisi che ha colpito molti settori economici a seguito della pandemia da Covid, esponendo numerose attività al rischio di usura e di essere rilevate dalla criminalità organizzata, prevede mirate forme di collaborazione tra le parti finalizzate a migliorare l'efficienza nel contrasto delle infiltrazioni criminali e mafiose nel mondo del commercio, del lavoro, dell'imprenditoria e dell'economia in genere.

"La firma di questo accordo rende più veloce e facile il nostro lavoro. Se vogliamo far sì che gli imprenditori siano liberi di svolgere le loro attività dobbiamo emarginare gli imprenditori che sono collusi" ha dichiarato Maurizio Vallone, direttore Dia. Anche perché "a breve inizieranno ad arrivare i primi appalti del Pnrr e dobbbiamo evitare- ha concluso- che questi imprenditori prendano fondi come è successo ai rimborsi covid che a volte sono finiti nelle mani di chi non ne aveva titolo. Per questo è importante ai fini dei controlli preventivi poter contare su una banca dati".

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