In una piccola stanza dell’ex ospedale Carlo Forlanini, nell’enorme struttura semiabbandonata a pochi passi dal San Camillo, Gioele sta raccontando il lungo percorso che l’ha portato ad affermarsi in un genere diverso da quello assegnatogli alla nascita. È un uomo trans, di oltre 50 anni. Ad ascoltarlo ci sono una decina di giovani, ragazze e ragazzi non binari, romani ma non solo...
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