Una bandiera ucraina si incrocia con quella italiana sul muro di un’aula di una parrocchia di Roma nord. Un’insegnante lo chiede a gran voce: “Alzi la mano chi ha ricevuto il sussidio”, il contributo di sostentamento previsto dal governo per i profughi ucraini con autonoma sistemazione. Nella sala siedono almeno un centinaio di persone. Solo una solleva il braccio, ma spiega di...
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