Roma Nero 39: al Petrolini in scena “na storia de na vita fa”
La commedia musicale, scritta e interpretata fra gli altri da Gabriele Carbotti, sarà animata dalle musiche di Paolo Gatti. Regia di Claudio Insegno
Redazione
04 novembre 2009 12:36
Dal 16 al 20 dicembre il Teatro Petrolini di Testaccio ospita la commedia musicale sulle borgate romane “Roma-Nero39, Storia de na vita fa”. La commedia musicale, scritta da Gabriele Carbotti, sarà da Claudio Insegno. Sulla scena una serie di giovani e promettenti attori quali Alessia Alongi, Fabrizio D'alessio, Mario Farina, Giorgia Fini, Francesco Mastrorilli, Luca Paniconi, Annamaria Plini ed Elisa Torri. Sul palco anche Gianfranco Mazzoni. A confezionare le musiche e le canzoni e il maestro Paolo Gatti.
Durante il dominio fascista, nel 1939, molti romani furono strappati dalle loro case e dalla loro città per essere letteralmente buttati a vivere nelle campagne intorno ad essa. In una di queste mini borgate, il Suburbio Nomentano, ossia la moderna Pietralata, alcune vite si incrociano poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Persone semplici, che del conflitto subivano solo l’orrore e che ne ignoravano in maniera assoluta le ragioni e le cause.
“E’ un racconto di pura fantasia”, spiega Claudio Insegno, “che pur prendendo spunto da fatti storici, non ha la presunzione di essere una sorta di documentario realistico dell’epoca, ma che grazie alla forma di commedia musicale, vuole mostrare la visione che persone come quelle potevano avere a proposito del periodo in cui vivevano.”
“Cavalcando di anno in anno fino alla fine del conflitto e alla successiva caduta del governo”, aggiunte il regista, “la nostra favola vuole far apparire uno squarcio di luce nel Nero di quegli anni, coinvolgendo lo spettatore nelle giornate dei protagonisti, più vicini di quanto non possano sembrare, eppure così diversi da noi, cambiati da quegli avvenimenti orribili.
Le musiche originali del M° Paolo Gatti regalano allo spettacolo gli accenti emotivi del racconto, delineandone gli avvenimenti e coinvolgendo ancora di più lo spettatore”.
Un evento che ha l’ambizione di rappresentare i cambiamenti nelle persone di Roma, come quelli della città stessa, allargatasi a dismisura nel tempo, che non mancherà di fare ridere, di commuovere e di sorprendere.
Durante il dominio fascista, nel 1939, molti romani furono strappati dalle loro case e dalla loro città per essere letteralmente buttati a vivere nelle campagne intorno ad essa. In una di queste mini borgate, il Suburbio Nomentano, ossia la moderna Pietralata, alcune vite si incrociano poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Persone semplici, che del conflitto subivano solo l’orrore e che ne ignoravano in maniera assoluta le ragioni e le cause.
“E’ un racconto di pura fantasia”, spiega Claudio Insegno, “che pur prendendo spunto da fatti storici, non ha la presunzione di essere una sorta di documentario realistico dell’epoca, ma che grazie alla forma di commedia musicale, vuole mostrare la visione che persone come quelle potevano avere a proposito del periodo in cui vivevano.”
“Cavalcando di anno in anno fino alla fine del conflitto e alla successiva caduta del governo”, aggiunte il regista, “la nostra favola vuole far apparire uno squarcio di luce nel Nero di quegli anni, coinvolgendo lo spettatore nelle giornate dei protagonisti, più vicini di quanto non possano sembrare, eppure così diversi da noi, cambiati da quegli avvenimenti orribili.
Le musiche originali del M° Paolo Gatti regalano allo spettacolo gli accenti emotivi del racconto, delineandone gli avvenimenti e coinvolgendo ancora di più lo spettatore”.
Un evento che ha l’ambizione di rappresentare i cambiamenti nelle persone di Roma, come quelli della città stessa, allargatasi a dismisura nel tempo, che non mancherà di fare ridere, di commuovere e di sorprendere.
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