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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Riccardo Muti: "Rinuncio alla cittadinanza onoraria"

Riccardo Muti ha deciso di rinunciare alla cittadinanza onoraria di Roma a causa di alcune polemiche che si sono scatenate in merito all'assegnazione di tale riconoscimento, proposto dal sindaco Alemanno

"Gli echi che mi sono arrivati da Roma sulla questione li ho trovati patetici e desolanti", è il commento del maestro Riccardo Muti, intervistato dal Messaggero, dopo il suo rifiuto a ricevere la cittadinanza onoraria di Roma, come proposto dal sindaco Gianni Alemanno. Al sindaco l'artista avrebbe fatto pervenire un fax con la risposta negativa.

"Mi ha fatto sorridere un'associazione di idee, - afferma Muti - la vicenda della cittadinanza fa il paio con l'incredibile storia della laurea honoris causa conferitami diversi anni fa, quando ero ancora il direttore musicale della Scala, dall'università La Sapienza di Roma". Il maestro ricorda che in occasione del conferimento da parte del mondo accademico, dopo un concerto, nell'ateneo ci fu una diatriba tra gli studenti e il rettore e l'università non portò a termine la cerimonia di conferimento della laurea.

"Dopo anni c'é stato un tentativo di allestirla durante le recite del marzo scorso all'Opera, in occasione del Nabucco: ho preferito, dopo tanto tempo, lasciar cadere la cosa". Muti si dice grato al sindaco Alemanno per la vicinanza nel suo lavoro all'Opera e per l'incontro con il ministro Tremonti e poi spiega che la storia della cittadinanza onoraria di Roma "si è arenata in pastoie di un livello che ho definito basso solo per il mio ostinato spirito di collaborazione".

Marco Miccoli, segretario del Pd Roma ha espresso le proprie considerazioni in merito alla  vicenda. “Il rifiuto del Maestro Muti di accettare la cittadinanza onoraria di Roma -  commenta Miccoli - è l'ennesima dimostrazione di quanto il sindaco Alemanno e la sua inesistente e litigiosa maggioranza stiano facendo precipitare a livelli infimi l'autorevolezza della Capitale d'Italia. Di fatto Alemanno umilia la città. Fra continui scandali, fallimenti, promesse non mantenute e rese dei conti interne al Pdl, Roma non è più governata.

E nessuno, giustamente, vuole avere a che fare con una città ridotta in questo modo da tre anni di fallimentare gestione da parte di Alemanno. In ogni caso - continua il segretario - il Pd Roma si augura che il Maestro Muti riveda la sua posizione e accetti la cittadinanza onoraria della città votata ieri all'unanimità dal Consiglio comunale. Nel frattempo Alemanno dovrebbe chiedere scusa per la figuraccia che la sua raffazzonata maggioranza ha fatto fare al Maestro e alla città due giorni fa in occasione del primo voto sulla cittadinanza onoraria. Va detto che anche ieri, - conclude Miccoli - senza la presenza dei consiglieri del Pd, sarebbe nuovamente saltato il Consiglio comunale che doveva votare questa importante onorificenza a Muti".

Anche Umberto Marroni, capogruppo del Pd  in Campidoglio ha fatto presente la propria indignazione riguardo al rifiuto dell'artista. “Una figuraccia megagalattica, non si potrebbe definire in altro modo il rifiuto del maestro Muti della cittadinanza onoraria di Roma. E' la prima volta – interviene Marroni - che avviene una cosa del genere nella nostra città. Mentre chiunque al mondo vorrebbe ottenere la cittadinanza dalla 'citta' eternà il sindaco, la giunta e la maggioranza di destra che governa il Campidoglio, con la loro sciatteria politica e ignoranti di ogni protocollo, si sono visti rifiutare il conferimento da una personalità di levatura mondiale come il maestro Muti.

L'opposizione ieri in aula responsabilmente votava la cittadinanza onoraria al maestro e garantiva il numero legale che ancora una volta non ci sarebbe stato, - spiega il  capogruppo - il sindaco però al momento del voto non era presente in aula. La cittadinanza onoraria è un atto solenne che la città di Roma conferisce a personalità di grande rilievo e non può essere assegnata come il semplice rilascio di un certificato. Ci scusiamo a nome della città con il maestro Muti per la grossolanità e il pressapochismo con cui il sindaco e la giunta hanno gestito tutta la vicenda. Auspichiamo vivamente un ripensamento del maestro. Roma, al di là dei pasticci di chi oggi è al governo della città - conclude Marroni - non merita questo rifiuto e sarebbe orgogliosa di annoverare tra i suoi cittadini il Maestro Muti". (Fonte Ansa)

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