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Cultura

La Capitale rende omaggio al grande "Faber"

Da domani sino al 30 maggio, all'Ara Pacis, sarà visitabile la mostra multimediale su Fabrizio De Andrè. Divisa in quattro sezioni, l'esposizione permetterà al visitatore di interagire con la vita e le opere del grande artista

Ad una settimana  dal 70° anniversario della nascita di Fabrizio De André, arriva a Roma l’esposizione multimediale e interattiva che racconta la vita, la musica, le esperienze, le passioni che hanno reso “Faber” unico e universale.

DaL 24 febbraio al 30 maggio, la Capitale renderà omaggio ad un dei più grandi cantautori italiani negli spazi espositivi del Museo dell’Ara Pacis. L'esposizione, intitolata “Fabrizio De André. La mostra”,  è un percorso multimediale che lo racconta a trecentosessanta gradi.

Ideata da Studio Azzurro, uno dei più importanti gruppi internazionali di videoarte, l'iniziativa prevede una narrazione virtuale e interattiva che permetterà al pubblico di mettersi in relazione con l’universo del cantante. La mostra affronta i grandi temi della poetica di De Andrè: la società del benessere e il boom economico degli anni ’60, gli emarginati e i vinti, la libertà, l’anarchia e l’etica, gli scrittori e gli chansonniers, le donne e l’amore, la ricerca musicale e linguistica, l’attualità nella cronaca e così via.

Il percorso è diviso in ambienti. Nel primo, "La poetica", ci sono sei schermi trasparenti allineati in prospettiva ottica che raccontano altrettanti temi: Genova, l'amore, la guerra, la morte, l'anarchia, gli ultimi. Il visitatore può approfondirli seguendo i manoscritti di alcune canzoni, illustrati da filmati d’attualità, fotografie e videointerviste a Fabrizio.

Il secondo, "La musica", è un  percorso interattivo che racconta la produzione discografica di Fabrizio. Una serie di piccoli pannelli che riproducono le copertine dei principali dischi. possono essere scelti e posizionati su appositi tavoli multimediali, attivando una serie di proiezioni. Il visitatore potrà così “incontrare” Fabrizio, i suoi amici e collaboratori, il critico Riccardo Bertoncelli che, con i loro contributi, inquadreranno il periodo storico e il clima sociale in cui quel disco è stato prodotto.

Il terzo ambiente è intitolato "Il personaggi/I tarocchi". Qui il visitatore “incontra” i personaggi delle canzoni di Fabrizio. Vicino ai tarocchi originali, creati da Pepi Morgia per la scenografia della tournée de “Le nuvole”, sono posizionati tre schermi della stessa forma e dimensione. Sono tarocchi virtuali dentro cui appaiono trentuno personaggi: il Miché, Nina, il matto, Geordie, Piero, Marinella, Teresa, Bocca di rosa, l’ottico, il bombarolo, Angiolina, Sally, Carlo Martello, Andrea, Prinçesa, il gorilla, il giudice, il suonatore Jones, Jamina, i rom di “Khorakhané”, il pescatore, Franziska, Suzanne, Maddalena, Tito, Nancy, Sinan Capudan Pascià, il fannullone, le prostitute di “A dumenega” e la Morte.

Fa parte di questo terzo ambiente anche una Sala Cinema - Fabrizio in video. Sullo schermo scorrerà senza soluzione di continuità un “rullo” di oltre 5 ore, con tutti i contributi video presenti nell’archivio della Rai, presentati per la prima volta in versione integrale e con molti inediti: apparizioni televisive, interviste, concerti, momenti di intimità, tutti raccolti in un corposo affresco da Vincenzo Mollica.

Quarto ambiente, "La vita": una dettagliata cronologia e nuovi “sguardi d’autore”, con stampe fotografiche di grande formato. Il visitatore potrà scegliere tra 25 immagini riprodotte su altrettante lastre di plexiglas che potranno essere inserite in apposite cornici su cavalletti, che ricordano in maniera stilizzata i vecchi banchi ottici.

Infine, nella nicchia sotto il monumento dell'Ara Pacis si potranno trovare le "Tracce di una vita",  una selezione di significativi momenti del vissuto di De Andrè: dai primi bigliettini scritti alla madre Luisa, in cui Fabrizio cerca di giustificare e di invocare perdono per le sue mancanze scolastiche a una biografia di Fabrizio stilata a mano dalla madre per i giornalisti.
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