Dal vivo e indipendente, a Natale arriva l'album Koké Live Session: il singolo 'Kierkegaard' è uscito il 28 novembre
E' stato interamente registrato nel gennaio 2020 all’interno del Circolo Arci Kokè di Monteverde. La sua produzione è stata finanziata con un crowdfunding
Si chiama Kierkegaard ed è il primo singolo dell’album Koke Live Session, interamente registrato nel gennaio 2020 all’interno del piccolo Circolo Arci Kokè di Monteverde. Il singolo è uscito il 28 novembre scorso mentre l’intero album sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali a natale.
Il progetto è stato ideato e creato in modo totalmente indipendente dai ragazzi e dalle ragazze di Kokè, finanziato attraverso una campagna di crowdfunding. La comunità di riferimento ha risposto con interesse così Koké è riuscito a raggiungere l’obiettivo finanziario per produrre l’album.
Il singolo "rappresenta uno slancio improvvisativo, così come la nascita di questo progetto: in un dopo serata qualunque del circolo, ai soci venne quest’idea di registrare un album lì dentro", spiegano. E così fu. "D’altronde quando si poteva stare accalcati e fare attività culturali, i circoli arci come Kokè, rappresentavano una fucina di idee e progetti. In una fase come questa, non ci resta che goderci la musica, attendendo che nuove proposte e visioni possano prendere di nuovo vita negli spazi culturali della città".
Da un punto di vista prettamente musicale, Kokè Live Session è un album ibrido. In primo luogo perché i musicisti provengono da percorsi formativi differenti, nonostante abbiano già collaborato in passato. Grazie alla condivisione dei diversi bagagli artistici, ne è scaturita una splendida miscellanea sonora. Lo stile principale è sicuramente quello jazz ma le contaminazioni sono tante: il rock della chitarra di Paolo Zou, sostenuta dal ritmo incalzante della batteria di Davide Savarese e gli assoli dolci e squillanti del trombettista Francesco Fratini.
Tuttavia, ciò che univa i musicisti era la comune passione per l’Hip-Hop. Da qui l’innesto del rapper romano William Pascal (Do You Thang). Il tutto è stato registrato in condizioni difficili, all’interno del minuto spazio di Monteverde, ma grazie al talento del sound engineer, David Guido Guerriero, il sound dell’album è pulito, delicato e impertinente lì dove serve. "Non resta che aspettare di poterlo ascoltare tutto, e sentircelo, senza assembrarci troppo, durante le festività natalizie".