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Satellite Juno, nello spazio volerà anche un pezzo de La Sapienza

Il 5 Agosto andrà in orbita il satellite Juno, con il compito di studiare il pianeta più grande del sistema solare: Giove. L'operazione sarà possibile anche grazie al lavoro del team scientifico dell'Università "La Sapienza"

Oramai è tutto pronto per il lancio del satellite Juno, che monterà a bordo gli strumenti Jiram e KaT, realizzati dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il 5 Agosto 2011, dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, un razzo Atlas V 551 porterà in orbita la sonda, avviando quindi la missione del programma “New Frontiers” della NASA.

IL LAVORO DEGLI SCIENZIATI DE ‘LA SAPIENZA’ – Con Juno volerà anche un pezzo d’Italia; l’intenso lavoro del team scientifico dell’Università di Roma “La Sapienza” ha condotto, insieme alla Thales Alenia Space Italia, alla creazione del sofisticato strumento di radio-scienza KaT (Ka-Band Translator), che effettuerà esperimenti in grado di fornire informazioni sulla composizione interna del pianeta e sul campo gravitazionale di Giove.
L’importante contributo italiano, costituito in realtà dalla realizzazione di due strumenti, Jiman e KaT, è stato sviluppato nell’ambito della Direzione Tecnica dell’ASI ed ha rispettato pienamente sia gli stringenti vincoli temporali di consegna a JPL/NASA che i costi preventivati.

L’ITALIA SPAZIALE - Gli strumenti di bordo, chiamati a dare le risposte sull’origine e l’evoluzione di Giove, rappresentano l’eccellenza italiana nel campo dello studio del sistema solare. Si tratta di strumenti a elevatissima sensibilità, innovativi sia dal punto di vista strettamente tecnologico sia da quello degli obiettivi scientifici. In collaborazione con l’Università di Padova è stata realizzata una targa dedicata a Galileo Galilei, per celebrare lo scienziato italiano e la scoperta delle lune Medicee”.

LA MISSIONE - La sonda Juno, attraverso le circa 32 orbite intorno a Giove, fornirà preziose informazioni sui poli, sulle aurore, sulla composizione e caratteristiche dinamiche dell’atmosfera. Studierà il campo magnetico e le proprietà gravitazionali del pianeta, rendendo possibile una più ampia conoscenza della sua composizione e dei processi di formazione dell’intero Sistema Solare.

Juno raggiungerà nel 2016 Giove, dopo un viaggio di 5 anni. Un evento, questo della partenza di Juno, da una duplice valenza: sarà il primo lancio dalla storica base di Cape Canaveral dell’era post shuttle ma, soprattutto, rappresenterà per l’Italia un momento importante di conferma del suo ruolo determinante nel campo delle strumentazioni scientifiche.

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