“Non nascondermi il tuo volto”. Prende il titolo dal versetto 9 del salmo 26 di Davide, la seconda edizione di Josp Fest, il Festival Internazionale degli Itinerari dello Spirito, dal 14 al 17 gennaio, alla Nuova Fiera di Roma.

Organizzato da Quo Vadis Travel, Josp Fest è stato inaugurato, nella giornata di ieri, dai vertici dell’Opera Romana Pellegrinaggi, l’Amministratore Delegato, Padre Caesar Atuire e il Vice presidente Liberio Andreatta.. Presenti il Ministro del Turismo, Michela Brambilla ,il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno e molte altre autorità politiche locali.

“Il turismo religioso rappresenta non solo un’occasione straordinaria di crescita spirituale, ma anche un buon investimento per tutta l’economia italiana. Ogni anno il turismo spirituale  - spiega il Ministro del Turismo Michela Brambilla - muove 330 milioni di turisti in tutto il mondo, producendo un giro d’affari di 18 miliardi di dollari, di cui 4,5 spesi nel nostro Paese. Josp Fest rappresenta perciò, un appuntamento decisivo per ridare forza e impulso a queste offerte turistiche, in grado di incrementare i flussi turistici verso l’Italia, coinvolgendo in misura maggiore i giovani.’

Disposto su 33000 metri quadrati di spazi espositivi, divisi in 4 padiglioni, Josp Fest  09’ conta la partecipazione di 300 espositori da tutti i 5 continenti, di 7 Ministeri e 13 Regioni Italiane, di 80 buyers internazionali, impegnati nella prima edizione del Workshop ‘business to business’. Dalle stime però manca ovviamente il numero dei visitatori, che gli organizzatori prevedono complessivamente, intorno alle 100 mila unità .

A ribadire invece la forza del legame che unisce da sempre la città di Roma, meta storica di pellegrinaggi, e l’Opera Romana Pellegrinaggi, è il Sindaco di Roma Alemanno.

“ La collaborazione tra Comune di Roma e ORP è forte perché Roma è meta di pellegrinaggio da tutto il mondo. La nostra città è onorata di essere la sede di Josp Fest, un evento che rappresenta una sfida tra tecnologie avanzate e valori spirituali”. “ Il pellegrinaggio – ha aggiunto ancora Alemanno – è l’unica forma di viaggio in cui il viaggio stesso diventa un esperienza, un’avventura in grado di cambiare la vita e che per questo bisogna portare alla conoscenza di tutti”.