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Cucina Borgo / Via del Cottolengo

Pusher scappano e si nascondono in chiesa, avevano con loro la "droga dei kamikaze"

I due, dopo la fuga, sono stati bloccati dalla polizia che ha sequestrato anche lo shaboo

Nascondevano dosi di shaboo, la cosiddetta "droga dei kamikaze, quando sono stati scoperti dalla polizia e per fuggire hanno trovato un riparo in una chiesa. È accaduto ieri pomeriggio in via Gregorio VII all'angolo con via del Cottolengo. Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Borgo che stavano pattugliando la zona avevano notato uno scooter con a bordo due persone, in atteggiamento sospetto, e hanno deciso di seguire i loro movimenti.  

Percorse poche centinaia di metri, il conducente del mezzo - identificato poi per un romano di 53 anni - dopo aver arrestato la marcia davanti una chiesa, ha fatto scendere il passeggero - un romano di 33 anni - per poi proseguire la marcia fino a via del Cottolengo, in corrispondenza di una entrata laterale del luogo di culto.

Il 33enne si è quindi avvicinato ad uno straniero fermo sulla strada in attesa e, insieme, si sono diretti verso San Pietro. A quel punto, mentre due dei poliziotti hanno continuato a seguire a distanza i due soggetti, gli altri agenti sono rimasti a controllare i movimenti del primo.

Raggiunta via Sergio I, la coppia si è divisa e, mentre lo straniero si è allontanato l'altro ha iniziato a guardarsi intorno in maniera sospetta. A quel punto, sempre in contatto radio, gli agenti hanno deciso di entrare in azione e di fermare entrambi i sospetti.    

Il 53enne, per fuggire, è entrato di corsa in chiesa gettando a terra 3 bustine di shaboo per un peso complessivo di circa 15 grammi, poi recuperate dagli agenti. L'uomo però è stato bloccato, così come il complite. Entrambi sono stati accompagnati negli uffici di polizia.

A seguito della perquisizione domiciliare a casa del 53enne i poliziotti hanno rinvenuto, all'interno del cassetto sottostante il tavolo in cucina, un bilancino elettronico. Arrestati, i due dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio, in concorso tra loro.  Lo straniero, invece, che nel frattempo era tornato indietro, identificato, ha dichiarato di aver contattato uno dei due arrestati per l'acquisto di shaboo, per un valore di circa 100 euro.

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