Orlandi, volantini shock inneggiano a De Pedis, Il fratello: "Solo mitomani"
Sono apparsi vicino alla Basilica di Sant'Apollinare. Sono fogli anonimi che omaggiano il boss Enrico De Pedis "con immenso rispetto". Il fratello Pietro: "Non ho voluto guardarli"
Volantini shock sono apparsi tra corso Vittorio Emanuele e piazza della Cinque Lune, proprio dove Emanuela Orlandi è stata vista per l'ultima volta. Inneggiano a Enrico De Pedi, "Renatino". In alto ai fogli, rigorosamente anonimi, si legge la scritta di omaggio al boss "capo dell’organizzazione criminale che comandò la capitale negli anni settanta e ottanta”. Più sotto, aperto dalla frase “In memoria e con immenso rispetto”, è riportata una poesia del poeta Giuseppe Gioachino Belli. E' il sonetto numero 253, “La corda ar corzo”, datato 1831, con versi che accennano a una tortura inflitta nella Roma papalina. In calce al sonetto una frase degli anonimi estensori: “La Chiesa sapeva e sa, ma lo Stato italiano ha preferito disturbare l’Eterno riposo di un uomo morto. Visto che non può più parlare né per difendersi o per rivelare veramente i colpevoli di questa assurda vicenda italiana”.