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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Orrore nel carcere, detenuto narcotizzato e violentato

A denunciare i fatti un detenuto che ha raccontato di essere stato prima narcotizzato e poi violentato da due carcerati di 24 e 20 anni

Incubo nel carcere di Rebibbia. Una vicenda cruda denunciata da un detenuto. Lo scorso marzo un 22enne italiano ha raccontato di aver subito pesanti violenze, anche sessuali, da parte di due codetenuti romeni di 20 e 24 anni. 

LE VIOLENZE SESSUALI - Secondo quanto denunciato al personale della Polizia Penitenziaria, dopo avergli fatto assumere forzatamente un farmaco tranquillante, i due aggressori lo avevano minacciato ponendogli all'altezza della gola il coperchio in latta di una scatola per alimenti, costringendolo a subire atti sessuali da parte di entrambi.

CONTINUE AGGRESSIONI - E così i Carabinieri di via in Selci hanno fatto partire le indagini che hanno confermato la versione dei fatti fornita dalla vittima, consentendo di accertare che, già nei giorni precedenti alla violenza sessuale, era stato oggetto di reiterate minacce, molestie e percosse da parte dei due indagati. 

Non solo. I due si appropriavano anche degli oggetti e dei beni ricevuti dal ragazzo italiano in occasione delle visite con i suoi familiari, lo avevano costretto a umilianti atti di servilismo finalizzati ad affermare la loro posizione di supremazia in ambito carcerario.

IL TRASFERIMENTO - Subito dopo la denuncia, i due presunti autori degli abusi sono stati trasferiti in altre carceri e provvedimenti disciplinari sono stati adottati anche nei confronti degli altri detenuti che occupavano la medesima cella, tutti di nazionalità romena, responsabili di non aver prestato immediato soccorso alla giovane vittima.

ARRESTATI - A seguito delle indagini i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno notificato così un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, Dottoressa Angela Gerardi, su richiesta del Sostituto Procuratore Dottor Pantaleo Polifemo della Procura della Repubblica di Roma, ai due romeni di 20 e 24 anni, all’epoca dei fatti detenuti presso la casa circondariale di Rebibbia.

I due sono ritenuti responsabili di "violenza sessuale" e "atti persecutori". Uno dei due destinatari del provvedimento restrittivo era stato arrestato nel novembre scorso proprio dai Carabinieri, dopo averlo rintracciato in Norvegia e fermato in forza di un mandato di arresto europeo emesso nell’ambito delle indagini sull'omicidio del manager tedesco Degenhardt Oliver, assassinato il 7 novembre del 2015 all’interno del suo appartamento in via dei Volsci, nel quartiere romano di San Lorenzo.

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