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Cronaca Esquilino

Choc all'Esquilino, 18enne e sua amica di 15 anni violentate in un bed and breakfast

A raccontare tutto alla polizia è stata la ragazza appena maggiorenne. Gli investigatori hanno arrestato un 31enne con le accuse di "violenza sessuale, lesioni e furto"

Sono state violentate, più volte, aggredite e picchiate da un uomo di 31 anni. Il racconto choc è quello di una ragazza di 18 anni che, con la sua testimonianza, ha descritto quanto era accaduto a lei e alla sua amica di 15 anni in un bed and breakfast dell'Esquilino, uno dei rioni storici di Roma. 

A chiudere il cerchio attorno alla torbida vicenda, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Esquilino, dopo una complessa e delicata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, arrestando così un 31enne di nazionalità afgana, in Italia senza fissa dimora, trattenendolo in carcere in regime di custodia cautelare per "violenza sessuale, lesioni e furto".

La violenza sessuale nel bed and breakfast

La vicenda trae origine da gravi fatti di "violenza sessuale continuata ed aggravata commessi tra il 24 gennaio e il 4 febbraio scorso nei confronti di una ragazza di 18 anni e della sua amica di 15 anni", spiega la Questura che il 5 febbraio scorso ha acquisito un referto medico di pronto soccorso con una prognosi di 7 giorni e una diagnosi di contusioni multiple da aggressione per quella che, secondo gli atti di indagini, fin dai primi momenti era stata trattata come una "aggressione con tentativo di violenza sessuale".

La vittima, la 18enne, è stata così invitata in commissariato per sporgere querela nei confronti del suo aggressore di cui conosceva solo il nome e l'utenza telefonica. La giovane si è aperta raccontando che durante la sua permanenza in un B&B era stata "continuamente molestata" dall'uomo che, oltre a rubarle i soldi, pretendeva per la restituzione del denaro, delle prestazioni sessuali.

Abusi anche sull'amica 15enne

Stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, inoltre, il 31enne afgano era riuscito a trarre in inganno la ragazza facendola entrare nella sua stanza con la scusa di ridarle il denaro, bloccandola per oltre un'ora sul suo letto, immobilizzandola e palpeggiandola nelle parti intime fino a quando non è riuscita a divincolarsi e a scappare.

Con i pochi dati a disposizione, dopo aver fatto visionare un album fotografico alla ragazza, la giovane lo ha riconosciuto "senza ombra di dubbio", aggiungendo che anche una sua amica di 15 anni era stata oggetto di "attenzioni" da parte del suo aggressore. Il tutto confermato durante un'audizione protetta della minore.

Acquisite tutte le prove, gli investigatori, accertato la pericolosità e l'instabilità del 31enne e i precedenti di polizia a suo carico anche specifici, hanno richiesto all'Autorità Giudiziaria l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ordinanza che i poliziotti hanno notificato nella giornata del 27 aprile scorso dopo l'articolata attività investigativa.

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