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Cronaca

Violentata nel palazzo, parla il pugile che ha fermato lo stupratore: "Quell'energumeno le stava addosso, l'ho steso"

Il boxeur intervenuto a difesa della ragazza: "I predatori sono tali fino a quando non vengono predati, quando questo succede non sono più così coraggiosi"

Quando ha sentito le grida di aiuto di una ragazza non ci ha pensato un attimo, si è alzato dal letto, è uscito dal suo appartamento ed è intervenuto fermando lo stupratore. A parlare a RomaToday è Andrea Marcelli, ex pugile dilettante ed insegnante di boxe da quasi 30 anni. E' stato proprio lui, con il successivo aiuto di altri condomini e l'arrivo della polizia ad interrompere uno stupro a Prati. Sono le 23:00 di domenica 7 novembre quando una trentenne, che stava rientrando in casa nel quartiere Delle Vittorie, dopo una giornata passata a lavorare, ha vissuto l'incubo di una violenza sessuale in una palazzina a pochi passi da piazzale Clodio. Ad essere arrestato per violenza sessuale un cittadino ucraino "Un energumeno", come ricorda l'ex pugile 55enne "Le stava addosso e l'ho steso".

Atleta dilettante per 10 anni, Andrea Marcelli insegna la boxe da 28 anni a pugili dilettanti e professionisti, collaborando in due palestre in zona Baldo degli Ubaldi e Cornelia. Ma cosa ha spinto il 55enne ad intervenire contro un "bestione di 100 chili"? "Se hai praticato la boxe, se sei un pugile grazie alla formazione che ti dà questo sport, non hai timore. Sei consapevole che durante una collutazione può succedere di tutto, ma hai anche le capacità di sapere come e dove colpire. La boxe ti insegna a difenderti, ma anche se ce n'è bisogno ad attaccare". Le parole di Andrea Marcelli su cosa l'abbia spinto ad intervenire. "L'unico timore che avevo e che ci potessero essere altre persone insieme a lui, ma quando ho visto quella ragazza bloccata da quell'uomo non ci ho pensato un solo secondo e sono intervenuto stendendolo". 

Residente al primo piano della palazzina dove si è materializzato l'incubo della ragazza,  l'insegnante di pugilato racconta i momenti della violenza sessuale: "Ero andato a dormire presto, domenica mi ero concesso una cena abbondante ed ero stanco. Mentre stavo nel letto ho sentito delle grida, una ragazza che si sgolava e che chiedeva aiuto. Gridava talmente forte che rimbombava dentro a tutto il palazzo". Andrea Marcelli non ci pensa un attimo: "Mi sono alzato, ho aperto la porta e mi sono affacciato sul pianerottolo ma non riuscivo a capire da dove arrivassero quelle grida di aiuto".

"La ragazza si sgolava - racconta ancora il 55enne romano -. Sono sceso nell'androne al pian terreno ma non ho visto nessuno, ma sentivo questa ragazza sempre più vicino, ho girato un angolo ed ho visto questo energumeno che le stava sopra, la palpeggiava, mentre cercava di sfilarle le calze collant, ma soprattutto voleva trascinarla giù per le scale ed arrivare al piano sotterraneo dove ci sono i locali caldaia e dove probabilmente per lei si sarebbe messa ancora più brutta".

Nonostante la stazza dello stupratore il 55enne è però intervenuto senza timore: "Lui era molto robusto, un energumeno di almeno 100 chili. Non ci ho pensato un attimo, gli sono arrivato da dietro e l'ho spintonato stendendolo". Un'azione che riesce a far cadere in terra il violentatore permettendo alla ragazza di liberarsi dalla sua morsa. "La mia preoccupazione era che trascinadola per le scale le avrebbe potuto far male, far sbattere la testa sugli scalini. Era fuori di sè. Il mio arrivo lo ha colto di sorpresa. Ha provato ad alzarsi ed a colpirmi ma ero di traverso, in posizione di difesa e sono riuscito in qualche modo prima a bloccarlo e poi ad immobilizzarlo. I predatori sono tali fino a quando non vengono predati, quando questo succede non sono più così coraggiosi. ".

Nel volgere di pochi attimi le grida di aiuto della ragazza si tramutano in silenzio, come racconta ancora l'insegnante di pugilato: "Forse proprio il silenzio ha poi dato coraggio agli altri inquilini che sono usciti dai loro appartamenti. Ne sono arrivati una decina mentre avevo già fatto inginocchiare questo bestione davanti a me. Ha provato ad alzarsi per scappare ma sono riuscito a bloccarlo, poi si è trovato circondato da dieci persone ed ha capito che non avrebbe potuto fare nulla". A bloccarlo ci hanno poi pensato gli agenti delle volanti e del commissariato Prati di polizia "arrivati durante la collutazione nel corso della quale l'uomo voleva scappare". 

Intervenuti nella palazzina del quartiere Della Vittoria a due passi da piazzale Clodio gli agenti riescono in qualche modo a fermare lo stupratore, nonostante la resistenza dell'uomo. "Non sono riuscito nemmeno a parlare con quella povera ragazza, era sotto choc - ricorda ancora Andrea Marcelli -. Ho anche pensato che potessero essere due fidanzati che stavano litigando, ma questo non mi ha impedito di liberare la ragazza da quell'uomo di 100 chili che stava abusando di lei".

Il resto è cronaca. Accompagnato negli uffici del commissariato Prati di polizia lo stupratore è stato quindi identificato in un cittadino ucraino di 36 anni residente nella zona della Balduina ed arrestato con le accuse di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. "Non sono un eroe - conclude Andrea Marcelli -. Ho fatto quello che ogni cittadino per bene dovrebbe fare, fermare una violenza contro una donna indifesa". 

Coraggio del 55enne che secondo i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Rachele Mussolini e Federico Rocca andrebbe premiato: "Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento ad Andrea Marcelli, il pugile eroe che l'altra sera ha salvato una ragazza da un tentativo di stupro in zona Prati. Il suo coraggio è il suo altruismo vanno riconosciuti e premiati. Ecco perché chiediamo al Sindaco Gualtieri di concedere un encomio ufficiale a questo  cittadino romano che con il suo gesto ha reso un servizio alla città che deve essere preso d'esempio da tante persone che troppo spesso davanti ad atti criminosi preferiscono girarsi da un'altra parte". 

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