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Sabato, 20 Aprile 2024
Violentata dal collega / Civitavecchia

Violenza sessuale a bordo di una nave da crociera

Arrestato il presunto autore, un 38enne

Violenza sessuale su una nave da crociera. Vittima una ragazza statunitense di 23 anni stuprata da un collega mentre si trovavano su una grande nave ormeggiata al porto di Civitavecchia. A finire in manette il presunto autore dello stupro, un cittadino pakistano di 36 anni naturalizzato negli Stati Uniti d'America. 

A chiudere le indagini gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della polizia di frontiera di Civitavecchia, diretta dal commissario capo Maurizio De Mei. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sia l'uomo che la donna facevano parte dell'equipaggio di una nave da crociera ormeggiata al porto del comune della provincia di Roma, dove sta effettuando alcune lavorazioni di ripristino e preparazione, per l'imminente viaggio inaugurale che dovrebbe tenersi per i primi giorni del prossimo marzo.

Terminato l'orario di lavoro, la donna sarebbe stata invitata a vedere un film nella cabina occupata dall'uomo, il quale dopo averle offerto del vino e sfruttando il fatto che si sarebbe addormentata, ne avrebbe abusato sessualmente. La donna, riuscita a divincolarsi e a scappare dalla cabina, ha chiesto aiuto alla polizia. 

Una volta a bordo i poliziotti hanno cristallizzato lo stato dei luoghi, svolgendo una accurata attività investigativa: visione dei filmati delle numerosissime telecamere di sicurezza, riscontro degli orari di apertura delle cabine memorizzate dal comando nave, versione dei testimoni presenti. Poi il sequestro degli abiti della donna e dell'uomo nonché alcuni effetti personali del cittadino nato in Pakistan. 

Le immediate indagini, hanno permesso di riscontrare il racconto della donna, la quale nel frattempo tramite ambulanza, è stata trasportata presso il pronto soccorso dell'ospedale di Civitavecchia, dove è stata visitata e assistita.

Informata la locale procura della repubblica e messa a conoscenza degli elementi acquisiti, il gip ha quindi disposto il fermo di polizia giudiziaria dell'uomo, essendo lo stesso gravato da gravi indizi di colpevolezza e sussistendo il concreto pericolo di fuga.

Il cittadino pakistano, è stato quindi associato alla casa circondariale di Frosinone, dove in teleconferenza è stato dapprima convalidato il fermo effettuato e poi tramutato in custodia cautelare in carcere.

La donna, dopo essere stata assistita a livello sanitario, è stata ricondotta a bordo nave, dove è stato predisposto con i funzionari dell'ambasciata americana, immediatamente avvertiti, anche un supporto psicologico e legale.

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