Violenza sessuale su una bambina di 9 anni, la piccola racconta tutto alla mamma: preso l'orco
L'arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Civitavecchia, ponendo così fine all'orribile vicenda
Ha palpeggiato una bambina di 9 anni cercando di attirarla con una scusa. Un incubo terminato con l'arresto di un 48enne di Ladispoli. A mettere le manette ai polsi dell'uomo sono stati i carabinieri della Compagnia di Civitavecchia che hanno dato esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale della Repubblica di Civitavecchia, per il reato di violenza sessuale aggravata su una minorenne di 9 anni.
In particolare i carabinieri di Santa Severa hanno avviato un'attività di indagine a seguito della denuncia sporta dalla madre di una minore del luogo. Il fatto era avvenuto qualche giorno prima della denuncia, in un pomeriggio dei primi giorni di luglio.
La piccola era scesa in strada per fare una commissione ed era stata avvicinata da una persona che stava lavorando in una casa vicina, che con una scusa le aveva toccava la coscia destra, cercando anche di attirarla a sé. La piccola è fuggita immediatamente e una volta arrivata a casa ha raccontato l'accaduto alla mamma che ha poi sporto denuncia presso la Stazione Carabinieri di Santa Severa.
L'immediata attività investigativa svolta dai militari ha consentito di raccogliere "gravi e inconfutabili indizi di colpevolezza" in merito alla violenza sessuale aggravata subita dalla minore a carico del molestatore, peraltro gravato da precedenti specifici. Infatti la precisa ricostruzione del fatto, grazie all'audizione protetta della minore le cui dichiarazioni sono state perfettamente sovrapponibili a quelle della madre, nonché al riconoscimento fotografico, ha permesso di giungere alla compiuta identificazione dell'individuo.
La richiesta del provvedimento restrittivo a carico del 48enne per il reato di violenza sessuale aggravata su minore eseguito dai sarabinieri della Stazione di Santa Severa, è stata avanzata al Tribunale di Civitavecchia dalla Procura della Repubblica di
Civitavecchia che ha coordinato le indagini sulla base degli elementi raccolti dalla polizia giudiziaria.
L'arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso il carcere di Civitavecchia, ponendo così fine all'orribile vicenda.