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Cronaca

Casamonica e la villa rossa di Pelè sanata con due condoni, Zingaretti: "La ridaremo ai cittadini perbene"

La villa a due piani tra il comune di Frascati e quello di Roma è stata sequestrata. L'intestazione "fittizia" dell'abitazione, come scrive il gip Mendola nell'ordinanza, è costata cara

La villa rossa dei Casamonica. Un simbolo di potere, nella zona di Campo Romano che fa parte del quartiere della Romanina e confina anche con Frascati, comune proprietario del terreno. Quella costruzione in via Roccabernarda 8 ora, da immagine del malaffare, potrebbe trasformarsi in un bene comune. 

Almeno questa è l'ambizione del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che, poche ore dopo l'operazione 'Noi Proteggiamo Roma' (i nomi degli arrestati) ha reso noto come vorrebbe trasformare quella villa. 

Romanina quartiere della libertà

Una struttura nel quartiere dove, lo scorso febbraio, proprio la Pisana ha inaugurato nella villa confiscata ai Casamonica uno spazio polifunzionale sull'autismo.

Oggi per la villa rossa di Guerrino Casamonica detto Pelè, l'obiettivo è lo stesso: "Chiederemo al tribunale di Roma di assegnarla alla Regione Lazio per trasformarla in bene comune. La ridaremo ai cittadini perbene, come abbiamo già fatto con le altre due ville confiscate nella stessa strada, che ora sono diventate un parco pubblico e un'associazione di genitori di ragazzi autistici. Sarà un quartiere della libertà, il simbolo vivente dei cittadini onesti e dell'Italia che rinasce", ha scritto Zingaretti su Facebook. 

La villa di Casamonica sanata 

La storia di quella villa rossa nasce da lontano. Costruita nel 1993 su un terreno pubblico a cavallo del confine tra Roma e Frascati, esiste grazie a due condoni edilizi del 1994 e del 2003 e, come si legge nell'ordinanza, "Guerrino Casamonica da anni stava attendendo la definizione di una pratica relativa al condono edilizio dell'abitazione dove vive con la compagna Sonia e i figli, intestata alla sorella Dora (entrabbe le due donne sono state arrestate) ma, di fatto, nella sua disponibilità". L'obiettivo è chiaro: sanare tutti gli abusi e intestare la villa alla sorella per scongiurare possibili sequestri. 

Le difficoltà nel cambio di proprietà

Nel 2015 il Comune di Frascati ha fornito senza troppe opposizioni il suo nulla osta al cambio di proprietà, ma per concludere la finta compravendita tra Guerrino e Dora Casamonica serviva anche il nulla osta del Comune di Roma. Cosa che ha portato Pelè a scontrarsi con la burocrazia.

In una convervazione del gennaio 2018 Pelè, infuriato, contatta un ex dipendente dell'Aeronautica in pensione che gli sta seguendo la pratica (anche lui in manette) pretendendo di avere la concessione per la sua abitazione - si riferisce alla definizione della pratica relativa al condono edilizio - avendola pagata profumatamente: "Mo te parlo mejo. Papale papale. Forse non hai capito perché io so 12 anni che sto a combatte pe sta casa. Adesso c'ho er cazzo pieno!! E a me me devi da la concessione de casa mia!! Perché l'ho pagata e strapagata!!". 

L'ex Aeronautica cerca di spiegare che la risoluzione della questione non dipende da lui ma dai dipendenti del Comune di Roma, suscitando ancor di più le ire di Guerrino il quale intima all'uomo di recarsi presso l'ufficio competente, altrimenti avrebbe preteso da lui i 30mila euro già versati per il terreno su cui insiste l'immobile. 

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"Il nome Casamonica è chiacchierato"

Il geometra dello studio che segue la pratica, dal canto suo, spiega il perché degli intoppi: "Guerrino purtroppo c'ha un nome, un nome. Come se dice, un nome un po' pericoloso, un nome chiacchierato".

Casamonica ribatte che il comune di Frascati non hanno avuto nulla da eccepire quando gli ha portato i soldi, riferendosi al denaro pagato per la pratica relativa alla conciliazione per il terreno e fittiziamente versato da sua sorella Dora per evitare che risulti direttamente intestato a lui.

Il terreno, abusivamente occupato, viene poi pagato al Comune di Frascati nell'ambito di un procedimento di conciliazione ma per il definitivo trasferimento del terreno alla famiglia Casamonica, tuttavia, sarebbe stato necessario ottenere la sanatoria relativa all'abuso edilizio che viene rilasciata dall'Ufficio Condono Edilizio del Comune di Roma sito in via di Decima.

Il 31 gennaio 2018, Pelè racconta all'ex Aeronautica di aver parlato con il responsabile dell'ufficio competente, il quale gli ha consigliato di produrre un ulteriore atto. "Speriamo che a mesi ce l'abbiamo e famo sto raggiro", dice Casamonica.

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Il passaggio di proprietà costa caro

I mesi passano. A ottobre Casamonica viene intercettato e afferma che il "18" (non precisa il mese) riuscirà a fare il doppio passaggio di proprietà della "casa quella rossa" facendo chiaro riferimento al fatto che per la sanatoria della stessa e per la definizione del contenzioso con il Comune di Frascati ha affrontato un percorso durato molti anni e molte spese: "L'ho sistemata casa quella rossa porcoddinci!! E mo il 18 faccio il passaggio. 8 mila euro, devo fa il doppio passaggio io, immediatamente capito? Lo levo subito intestato a mi sorella".

Il passaggio di proprietà, però, costa caro e, come scrive il gip Zsuzsa Mendola nell'ordinanza, a Guerino Casamonica, alla sorella Dora, all'ex Aeronautica e all'amico geometra viene contestata "l'intestazione fittizia di beni". Un reato commesso, secondo il giudice, dal 2015 al 2019 (la durata della pratica), "con l'aggravante di aver agevolato attività dell'associazione mafiosa denominata clan Casamonica articolazione territoriale operante nella zona Romanina-Anagnina-Morena della città di Roma", si legge.

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