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Cronaca Prenestino / Via Torre Annunziata

Io Segnalo, i vigili non multano e vengono sospesi. Uno di loro si ferisce per disperazione

Cinque gli agenti sospesi per 10 giorni. Stipendio decurtato di un terzo. Ieri uno di loro si è ferito al comando: "Prendetevi anche il sangue"

Sospesi per dieci giorni per non aver multato le auto in sosta al Pigneto segnalate con il sistema IoSegnalo. E' quanto accaduto a cinque vigili del V gruppo Prenestino. A comminare la sanzione disciplinare - nella misura massima comminabile da un dirigente - è stato il comandante del gruppo Maurizio Maggi. La notizia è giunta ieri ai diretti interessanti. Uno di loro, nel pomeriggio, ha deciso di autolesionarsi, accompagnando il gesto con la frase: "Prendetevi anche il sangue". Al Prenestino è giunta un'ambulanza che ha soccorso il 50enne, portandolo in ospedale. Per lui prognosi di 10 giorni. 

Si tratta dell'ultima puntata di una vicenda iniziata lo scorso aprile. E' il 7 aprile quando un cittadino, utilizzando Io Segnalo, vede arrivare nei pressi dell'isola pedonale del Pigneto i vigili urbani. Quanto accade viene poi riportato dallo stesso cittadino attraverso blog e giornali. In sostanza i vigili, invece di multare, decidono di parlare con quello che si scoprirà poi essere un segnalatore seriale. Una discussione definita civile dallo stesso "iosegnalatore"  e che si conclude con l'identificazione dello stesso e non con le multe delle auto in sosta selvaggia. La storia finisce sui giornali e sui vigili si scatenano le proteste. Nei giorni a seguire al Pigneto ci sono multe a raffica e le proteste si concentrano proprio contro il cittadino segnalatore. 

La vicenda sembrava essersi chiusa lì. E invece nella giornata di ieri la sorpresa. Il provvedimento disciplinare ha raggiunto 5 agenti. Per loro dieci giorni di sospensione e conseguente decurtazione dello stipendio pari di fatto ad un terzo.

Tanto è bastato per scatenare i sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di proclamare una settimane di assemblee nei vari gruppi. Dalle 7 alle 9 gli agenti si riuniranno per discutere e protestare contro i problemi organizzativi del corpo. "Questo di Iosegnalo è solo il detonatore dei nostri problemi", spiega Francesco Croce della UIL. "Si tratta di una creazione telematica che invece di aiutarci, ci crea intoppi, andando a sovrapporsi con il nostro lavoro ordinario. Le assemblee serviranno per dire alla cittadinanza che siamo stufi di questa estemporaneità organizzativa e che vogliamo che il nostro corpo continui ad essere di tutti e non usato solo a fini personalistici". 

Ancora più duro Marco Milani dell'UGL: "Sin dal processo farsa mediaticamente  istruito in danno degli 800 vigili romani per le vicende legate al Capodanno 2015 e risoltasi allo stato con un solo (!) rinvio a giudizio, abbiamo denunciato come UGL Polizia Locale il clima falso moralizzatore e giustizialista, introdotto da questa dirigenza nei confronti dei lavoratori del Corpo. Siamo ancora in attesa di vedere i presunti quanto fantomatici esiti dei reati, contestati dalla stessa dirigenza ai tre colleghi, cui per i medesimi fatti vennero eseguite perquisizioni domiciliari e persino il sequestro di computer e telefoni cellulari in uso ai figli ai fini di comprovare inesistenti sabotaggi". 

Nella nota poi "l'UGL Polizia Locale chiede formalmente al commissario Tronca ed alla futura amministrazione di Roma Capitale, che venga fatta definitiva chiarezza su quella che appare essere una strategia repressiva introdotta dall attuale dirigenza nei confronti dei lavoratori del corpo, sin dal suo insediamento".

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