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Cronaca

La scultura di Jago danneggiata a Roma. Le telecamere hanno ripreso sette vandali

L'opera contro il razzismo su Ponte Sant'Angelo è stata fatta a pezzi durante la notte del 5 ottobre. Consegnati alla polizia locale di Roma capitale i video delle telecamere

Sarebbero state sette le persone che hanno vandalizzato l'opera dell'artista Jago, dal titolo 'Sono pronto al flagello', collocata ad agosto sul Ponte degli Angeli a Roma e subito divenuta un'attrazione turistica. Una scultura contro il razzismo, opera del nuovo Michelangelo. Ieri la notizia della prima svolta nelle indagini, utili per ricostruire chi l'aveva deturpata lo scorso 5 ottobre.

La sovrintendenza capitolina ai beni culturali ha consegnato alla Polizia Locale di Roma Capitale i video delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso gli autori del danneggiamento. Le telecamere, poste a un'estremità del ponte, hanno ripreso sette persone che intorno all'una di notte si sono avvicinate all'opera. Due di loro poi, accompagnati dal resto del gruppo, l'hanno  spostata verso Lungotevere Castello, accompagnati dal resto del gruppo.

Poco dopo i sette si sono allontanati di corsa dirigendosi verso Piazza Ponte Sant’Angelo/Lungotevere Tor di Nona. Le immagini potranno ora essere usate dagli inquirenti per risalire all'identità degli autori dell'atto vandalico. 

Posizionata non a caso nel crocevia tra la Basilica di San Pietro e l'antica prigione di Castel Sant'Angelo, l'opera, nelle intenzioni dell'artista, doveva essere venduta all'asta - con una base da 1,250 milioni di euro - e il ricavato destinato a un'associazione che aiuta i profughi.

Esce "Jago, The Rock Star", il documentario sullo scultore considerato il "nuovo Michelangelo"

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