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VIDEO | Tor Paterno, recuperati 300 metri di reti da pesca: ricoprivano relitto di un aereo

Le operazioni hanno visto impegnate Guardia Costiera, Marevivo, RomaNatura, AMA e le imprese del diving amatoriale

Si è conclusa con la rimozione di circa 300 metri di reti da pesca, parte consistente del cumulo che ricopre il relitto di un aereo che giace alla profondità di circa 25 metri, in un punto limitrofo all’area marina Protetta di Tor Paterno, l'operazione "reti fantasma". Una campagna che ha visto impegnate, secondo gli indirizzi dettati dal Ministro della Transizione Ecologica Guardia Costiera, Marevivo, RomaNatura, AMA e le imprese del diving amatoriale unite insieme nella lotta alle plastiche in mare. 

Il relitto era stato già ispezionato dagli operatori della Guardia Costiera alla fine dello scorso mese di giugno, a seguito delle informazioni che la Capitaneria di Porto di Roma aveva acquisito, dal diving “Blue Marlin diving center” del Porto Turistico di Roma, a cui si deve l’individuazione, all’inizio di quest’anno, del relitto dell’ aereo, completamente ricoperto di reti. Per il successivo conferimento delle reti recuperate, sono stati intrapresi i necessari contatti con l’ Azienda Municipale Ambiente (AMA – Roma) per il previsto smaltimento, secondo le normative in vigore.

Operazione reti fantasma

Negli ultimi anni il fenomeno delle “reti fantasma” ha assunto dimensioni importanti, quale effetto collaterale delle attività di pesca con l’impiego di attrezzi realizzati in materiale plastico. Accade spesso che queste reti, se non utilizzabili, siano abbandonate volontariamente o perse accidentalmente sul fondo del mare, divenendo un pericolo per la navigazione, oltre a costituire un rifiuto plastico non degradabile, estremamente dannoso per l’ecosistema marino. 

La consapevolezza dell'importanza della tutela ambientale cresce, tuttavia, anche tra i pescatori come testimoniato da iniziative quali “Fishing for litter” della Regione Lazio in cui il pescatore è, per primo, soggetto attivo dell'azione di recupero delle plastiche in mare. L'avvio della rimozione della rete consente, in prospettiva, di valorizzare il sito che ha potenzialità attrattive per le immersione ricreative, da effettuare nel pieno rispetto delle regole di sicurezza in mare.

L'area marina protetta di Tor Paterno 

Il supporto dell’AMP di Tor Paterno è dimostrazione dell’importante ruolo dell’Ente Gestore nella proficua interazione con le componenti operative della Guardia Costiera, per le attività di vigilanza assicurate nell’esercizio delle attribuzioni funzionali svolte per il Ministero della Transizione Ecologica.

Un'operazione che grazie all'opera della componente subacquea della guardia costiera, all'elevata specializzazione degli operatori, ha costruito una filiera della tutela ambientale del mare, che vede un pool di associazioni, enti ed amministrazioni cooperare efficacemente per un fine collettivo che lega i partecipanti, dalla bonifica del fondo del mare allo smaltimento del rifiuto.
 

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