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VIDEO | Nel covo dei pusher di Villaggio Falcone, nascondigli e uno sgabuzzino per le "torture" a chi non stava agli ordini

Biondo e Wolly, i due capi, da Tor Bella Monaca per fare affari con la droga, hanno invaso quel quadrante della periferia est della Capitale

Uno sgabuzzino con una sedia di plastica per "torturare", picchiare e sequestrare pusher e vedette che non obbedivano agli ordini. Muri di cartongesso per nascondere la droga.

Sono alcune delle immagini che si sono presentate davanti ai carabinieri durante il blitz che ha permesso di sgominare la banda di Biondo e Wolly che, a Villaggio Falcone, avevano creato un giro di spaccio capace di incassare 300 mila euro al mese.

Un gruppo violento che, dal complesso dei palazzi popolari di Tor Bella Monaca, ha invaso quel quadrante della periferia est della Capitale. 

Un business che si basava, tuttavia, su una serie di azioni di forza contro chi non rispettava gli ordini: se i pusher o le vedette violavano le istruzioni dei capi venivano pestati o sequestrati per ripagare i debiti di droga o i danni subiti per i mancati incassi. Atti di pura violenza sono costati le vita anche ad un pusher di 52 anni, Luigino Moriconi morto dopo essere rimasto vittima di un pestaggio.

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