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VIDEO | Clonatori carte di credito, i consigli dei carabinieri per evitare brutte sorprese

Dei buoni consigli per evitare brutte sorprese dopo aver effettuato delle operazioni ai bancomat della Capitale. Ad indicare delle semplici precauzioni sono i carabinieri, da sempre impegnati a scovare e prevenire i cosiddetti reati canaglia. Ecco un semplice vademecum

Consigli dei carabinieri per evitare la clonazione ai bancomat 

Presso gli sportelli bancomat, prima di qualsiasi prelievo: verificate che nelle immediate vicinanze non vi siano persone ferme in atteggiamento sospetto; accertatevi che sullo sportello non siano state applicate apparecchiature posticce, controllando, ad esempio, la fessura ove viene inserita la carta (per l'eventuale presenza di skimmer, fili o nastro adesivo sospetto) oppure l'aderenza della tastiera al corpo dello sportello (verificando che non vi siano due tastiere sovrapposte) - queste applicazioni, è bene ricordarlo, non inficiano l'operazione da svolgere, per cui al termine della stessa non potremo neppure accorgerci della duplicazione del nostro codice-; controllate che non vi siano fori anomali all'interno dello sportello (specialmente sul lato superiore), ove potrebbero trovare eventuale alloggiamento microtelecamere (queste non superano il mezzo centimetro di diametro); qualora abbiate il sospetto che lo sportello sia stato manomesso chiamate il "112". Durante l'operazione di digitazione del vostro codice, utilizzate una protezione "visiva" (anche l'altra mano, ben collocata, o il portafogli stesso possono essere sufficienti) che renda effettivamente difficoltoso, per potenziali "spioni", prendere conoscenza del codice attraverso microtelecamere in precedenza installate. Qualora al termine dell'operazione non vi venga restituita la carta, è buona norma chiamare subito il numero verde per bloccarla.

Clonatori in azione

Come agiscono i clonatori si vede bene nel video divulgato dall'Arma dei carabinieri. Nel filmato sono riportate tre fasi da tre diversi episodi: la prima fase evidenzia due soggetti che dopo aver studiato e preso di mira uno sportello bancomat, vi si avvicinano con fare circospetto e, a tempo di record, applicano le sofisticate apparecchiature. In particolare viene applicato uno “skimmer” di colore verde, alimentato a batteria, con tanto di adesivo del circuito bancomat, sulla fessura per introdurre le carte, in modo da leggere e copiare i dati delle bande magnetiche delle carte che vengono inserite (i dati verranno poi estrapolati tramite sofisticati software di cui i colona tori sono in possesso). Successivamente si nota come mentre uno dei soggetti fa il palo, l’altro estrae dal un ombrello una barra dello stesso materiale e colore dello sportello in cui è inserita una microtelecamera, sempre alimentata a batteria e collegata a una scheda di memoria di grossa capacità, che attraverso un piccolo foro, riprende dall’alto verso il basso, i codici segreti che vengono digitati dagli ignari utenti;

Prelievo dei Pin

Nella seconda fase sono riportate le riprese di una telecamera, piazzata dai clonatori, che mostrano persone che digitano i “PIN” sul tastierino numerico e nonostante gli accorgimenti presi per coprire la mano che opera, i codici numerici segreti vengono ugualmente carpiti perché la telecamera questa volta è nascosta in un pannello posizionato sul lato sinistro;

Codici e dati rubati 

Nella terza fase due soggetti tornano allo sportello per riprendersi le apparecchiature cariche di codici e dati con cui avrebbero poi clonato le carte ma, come si nota, vengono bloccati e arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina. Al termine del video vengono mostrate alcune delle apparecchiature recuperate e sequestrate dai Carabinieri.
 

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