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Cronaca San Giovanni / Piazza di Porta San Giovanni

Profilattico come Ostia al Concertone: la condanna del cardinal Vallini

La Diocesi di Roma punta il dito contro il gesto di Luca Romagnoli: "Il gesto blasfemo del 1° maggio è un'offesa intollerabile"

Il gesto blasfemo del concerto del Primo Maggio è un'offesa intollerabile". Così la Diocesi di Roma condanna senza mezzi termini l'esibizione di Luca Romagnoli, cantante del gruppo 'Management del Dolore Post Operatorio', che dal palco di piazza San Giovanni in Laterano ha scimmiottato il momento dell'eucarestia brandendo un profilattico in mano e alzandolo al cielo come fosse un'ostia. Un gesto non previsto dagli autori del Concerto del Primo Maggio, tant'è che dopo la seconda canzone (l'esibizione del gruppo ne prevedeva tre), la regia televisiva della Rai ha deciso di andare in pubblicità tagliando quindi il resto della performance con il frontman della band che, accortosi del fuori onda mentre era sul palco si èm quindi tolto i pantaloni in segno di preosta rimanendo nudo per poi essere portato via dal servizio di sicurezza.  

CONDANNA DELLA DIOCESI - Oggi la condanna dell'atto compiuto da parte del cardinale vicario Agostino Vallini: "È intollerabile assistere a gesti che offendono la sensibilità di milioni di credenti e che feriscono il senso più autentico del vivere comune". Diocesi di Roma che condanna fermamente il "gesto blasfemo compiuto durante il concerto del 1° maggio. L’elevazione di un profilattico a mo’ di ostia con parole che ricordano quelle della consacrazione durante la Santa Messa, da parte di uno dei protagonisti del concerto, rivela una pochezza culturale senza eguali e manifesta la deriva dell’intelligenza cui la crisi morale in atto sta conducendo".
 
NOTA STONATA - Il cardinale vicario Agostino Vallini, facendosi anche eco dell’amarezza dei credenti, deplora fortemente l’accaduto ed esprime "dolore per il fatto che simili esibizioni, animate da un’ostilità contro la religione e i sentimenti più vivi nel popolo, si inseriscano in una manifestazione musicale che da anni intende celebrare la festa dei lavoratori. È forse questo il modo di porgere la propria solidarietà a disoccupati e cassintegrati e di sottolineare la necessità di un rilancio delle politiche del lavoro nel nostro Paese?". "Spiace constatare con amarezza - aggiunge il cardinale Vallini - questa nota stonata che sale dal palcoscenico di una manifestazione musicale, chiamata ad offrire soltanto esibizioni che elevano verso ciò che è nobile, nella consapevolezza che anche nella musica amata dai giovani si esprime l’anelito alla bellezza e all’assoluto. Così come addolora il fatto che ancora una volta la religione cristiana sia presa di mira con facilità, utilizzando le manifestazioni pubbliche e gli schermi televisivi".

LA CONDANNA DI GODANO - Sono d'accordo totalmente con il Cardinal Vallini. L'unico problema è che ci siamo dissociati, come organizzatori, in modo fermo, cinque minuti dopo l'accaduto, facendo un comunicato in cui annunciavamo anche azioni legali nei confronti degli autori di quella messinscena idiota": così Marco Godano, patron del Concertone del Primo maggio in piazza San Giovanni, commenta le dichiarazioni del cardinal Vallini. "Anche i nostri tecnici hanno rimproverato energicamente il soggetto mentre era ancora sul palco - aggiunge Godano -. Mi sorprende soltanto che il cardinal Vallini non abbia letto i contenuti dell'articolo di Avvenire di oggi che riportava, correttamente, la nostra dura presa di posizione".

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