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Cronaca San Giovanni / Via Urbino

San Giovanni: "Quando passa la metro, qui trema tutto"

La protesta dei cittadini del quartiere romano: un problema di 40 anni fa, fra lavori fatti male e mancanza di manutenzione. Si teme per danni strutturali agli edifici

Ogni metro che passa, l'incubo si ripresenta. Sono davvero stanchi i cittadini di via Urbino e via Cesana, quartiere San Giovanni. Quando le metropolitane della linea A percorrono il tratto fra Piazza dei Re di Roma e San Giovanni, appunto, tutto comincia a tremare: muri, mobili ed arredamenti. "Così non si può vivere, sembra di stare in un mini terremoto permanente". 

QUARTIERE SACCHEGGIATO - Roberto Angiotti, del Comitato cittadini di San Giovanni,  inserisce le sue riflessioni in una visione più ampia del problema. "Il nostro è un quartiere che soffre troppe speculazioni - esordisce - negli ultimi anni siamo stati vittime di una cementificazione intensa, con la costruzione di edifici e box sotterranei del tutto inutili". Il problema, insomma, non è solo la metro. "Qualche tempo fa volevano toglierci anche l'area verde di via Cesena - spiega - ma almeno quella siamo riusciti a difenderla". 

METRO C - Nel quartiere San Giovanni sono davvero 'sfortunati' con le metropolitane. I lavori della linea C, infatti, hanno creato numerosi danni in zona. "La scuola elementare Carducci ha subito dei danni ed è ancora puntellata - attacca Roberto Angiotti - e la Biblioteca Appia è chiusa da sei anni. Considerando che è l'unica biblioteca pubblica che abbiamo la questione non è per niente trascurabile".  

PROBLEMI DI 40 ANNI FA - Le vibrazioni dovute ai passaggi della metro A, d'altronde, non sono per niente un problema nuovo nel quartiere. "La galleria per la metro A è stata costruita nel 1970 - chiarisce a tal proposito Angiotti - e da allora presenta problemi strutturali". Già più di quarant'anni fa, infatti, i residenti di zona sentivano i rumori dei treni e percepivano i sussulti delle abitazioni. "Oggi riviviamo la stessa situazione di allora", si sfoga il signor Roberto. Più di una volta i cittadini hanno chiesto di potere visionare i progetti per individuare problemi e possibili soluzioni, ma "Comune e Metropolitane di Roma lo hanno sempre impedito". 

IL POZZO N - La situazione è sensibilmente peggiorata dal 2005, quando l'Atac ha dato il via alla costruzione di un pozzo di ventilazione, il Pozzo N. "I lavori sono stati fatti malissimo, sarebbe bastato fare un buco e invece ne vennero fatti tre o quattro. In più i lavori sono durati tre anni e mezzo, e non i dodici mesi previsti inizialmente" - ricorda Angotti. Anche in quel caso ai cittadini "fu vietato di seguire i lavori". Fatto sta che dalla costruzione del pozzo le vibrazioni hanno assunto sempre più 'potenza'. "Io abito al secondo piano e le sento - commenta uno degli esponenti del Comitato - ma conosco qualcuno che vive in seminterrati e lì la situazione è davvero insostenibile". 

CARENZA DI MANUTENZIONE - Stanchi del problema, i cittadini hanno insistito affinchè qualcuno gli desse delle risposte, che non sono arrivate prima del marzo 2010. In quell'anno infatti si è scoperto che "le vibrazioni erano causate dalla mancata manutenzione ai binari della metropolitana". Ogni sei mesi infatti andrebbero fatti degli interventi di riallineamento dei binari, ma nella tratta interessata "tali operazioni mancavano dal 2005, cioè cinque anni prima". Dalla manutenzione del 2010 le vibrazioni sono diminuite, ma ecco che oggi ritornano. "Non capisco come sia possibile - si interroga Angiotti - che un Comune prenda in giro i suoi cittadini in questo modo. Qua vibra tutto - conclude - temiamo che i nostri edifici subiscano danni strutturali. E' come vivere in un incubo". 

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