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Cronaca Via Marco Aurelio, 20

Voragine al Colosseo, il racconto degli sfollati: "Forte odore di gas già da 24 ore". Raggi sul posto

Le voci degli abitanti evacuati dalla palazzina questa mattina alle 8. Ancora in corso i lavori per chiarire le cause. In sopralluogo anche la sindaca

Un pessimo risveglio per gli abitanti al numero 20 di via Marco Aurelio. Ai piedi del colle Celio e a due passi dal Colosseo, nel cuore del centro monumentale della città, hanno dovuto lasciare in fretta le loro abitazioni, fatte evacuare per una voragine. Prima una piccola crepa che si è aperta già nella serata di ieri, poi di prima mattina una buca di notevoli dimensioni a ridosso della facciata, e il cedimento dell'intera sede stradale, abbassata di livello rispetto al marciapiede. 

"Ci hanno fatto lasciare subito gli appartamenti" racconta a RomaToday Paolo Gelsomini, architetto tra i fondatori del coordinamento Residenti Città storica, noto comitato in prima linea sui temi di urbanistica e decoro urbano. "Si sta ancora cercando di capire cosa sia accaduto realmente". Già, mentre scriviamo stanno operando Vigili del fuoco, tecnici di Italgas, uomini della Protezione civile e agenti della Polizia locale. Con ogni probabilità tra le cause c'è una fuga di gas.

"L'odore si sentiva forte già da ieri mattina, e la strada presentava già dei lievi avvallamenti prima che si aprisse la voragine" spiega ancora Gelsomini. Il danno comunque non riguarderebbe soltanto Italgas. "Durante i lavori dei tecnici questa mattina, è stato rilevato uno zampillo d'acqua che fuoriusciva dal tombino. O è stato causato da una perforazione fatta male, o peggio ancora era da tempo che c'erano perdite dal collettore, l'acqua ha eroso man mano il terreno e ha provocato il cedimento del tubo del gas". Insomma, la dinamica delle cause è ancora da definire ma stando alle primissime ricostruzioni riguarderebbe sia il gas che la rete idrica. E con l'acqua gli abitanti lamentano problemi da tempo. "Abbiamo inviato lettere al municipio, ai Vigili, al Comune - spiega ancora Gelsomini - e diverse volte abbiamo visto acqua sui muri dello stabile a ridosso del piano stradale".

Intanto è a lavoro la macchina del Campidoglio per l'assistenza agli evacuati, pronti a essere trasferiti in strutture alberghiere convenzionate con il Comune di Roma. Intorno alle 13, in sopralluogo, anche la sindaca Virginia Raggi. "Non ci hanno ancora detto una destinazione, io non vado ovunque, se devo finire in periferia preferisco trovare una sistemazione da solo più vicina" commenta Carlo, appena uscito dal portone di casa con una valigia di grosse dimensioni. Si muove con le stampelle. Attaccati a macchine per l'ossigeno, e quindi in condizioni di evidente fragilità, anche due anziani, fermi sul marciapiede in attesa di sapere dove verranno trasferiti. 

"I tecnici del Comune stanno prendendo i nomi di chi ha bisogno di assistenza, non sappiamo dove ci porteranno, io ho fatto domanda" spiega Arturo, tutto sommato speranzoso. "Magari essendo bassa stagione ci sono stanze libere anche in bad & breakfast vicini". Tempi di intervento? "Anche su questo non sappiamo niente. Dovranno aprire la strada, quindi forse realizzeranno una passerella per permetterci di rientrare, perché ci è stato spiegato che il palazzo è agibile". Tra gli sfollati anche qualche straniero, turista, ospite di uno degli affittacamere presenti nella palazzina. Spaesato si guarda intorno senza capire granché. Servirebbe un sottotitolo: benvenuti a Roma.  

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