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Cronaca Trionfale / Via Mario Amato

Distrugge vetro dell'auto dei carabinieri che l'hanno arrestato, voleva i soldi della droga sequestrati

È accaduto nei pressi del Tribunale di piazzale Clodio dove il pusher era stato appena giudicato in direttissima e condannato al divieto di dimora a Roma

Ha lanciato una busta piena di effetti personali, contro il finestrino posteriore di una Punto dei Carabinieri che stava transitando in via Mario Amato, nei pressi del Tribunale di Roma, perché rivoleva i soldi da quei Carabinieri che il giorno prima lo avevano arrestato per spaccio e che nell’occasione gli avevano sequestrato droga e soldi; quest’ultimi, poiché ritenuti provento dell’illecita attività e, come previsto per legge, versati su di un conto corrente infruttifero.

E’ l’assurda vicenda vissuta la mattina di giovedì 17 gennaio, verso le 12,30, da alcuni Carabinieri in forza al Comando Carabinieri di Roma piazza Venezia. 

L’uomo, un cittadino del Mali, di 23 anni, domiciliato a Cassino, nullafacente e con diversi precedenti, arrestato per spaccio due giorni fa, ieri mattina è stato condotto al Tribunale di piazzale Clodio, per essere sottoposto al processo con il rito direttissimo.

A seguito della convalida dell’arresto allo straniero è stato applicato il divieto di ritorno nella Capitale. Lo straniero all’uscita del Tribunale, ha notato i Carabinieri che lo avevano arrestato a bordo dell’auto di servizio e, chiedendo la restituzione dei soldi, di fatto sottoposti a sequestro penale, ha lanciato una busta con i suoi effetti personali in direzione del finestrino posteriore del mezzo che al contatto con il vetro è andato in frantumi.

Fortunatamente il militare che era seduto sui sedili posteriori è riuscito a coprirsi, evitando così di ferirsi.

Dopo il folle gesto il 23enne è fuggito a piedi ma è stato raggiunto poco dopo da alcuni Carabinieri in borghese, del Nucleo Informativo di Roma che si trovavano di passaggio e successivamente dai Carabinieri aggrediti.

Il giovane è stato ammanettato nuovamente e portato in caserma dove su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato riarrestato con le accuse di tentate lesioni personali, danneggiamento aggravato e violenza a pubblico Ufficiale e trattenuto in attesa di essere riportato in Tribunale.

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