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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Torrevecchia / Via dei Monti di Primavalle

Primavalle, uccise il padre con una coltellata: nuova riduzione di pena

Matteo Zanni venne ucciso il 6 giugno del 2009 dalla figlia oggi 24enne. Otto gli anni di reclusione inflitti dalla III Corte d'Assisse d'Appelo di Roma

Nuova riduzione di pena in appello per Vanessa Zanni, la ragazza di 24 anni sotto processo perché accusata di avere ucciso a coltellate il padre, nel giugno 2009, al termine di un acceso litigio nella loro abitazione di Primavalle. Otto anni di reclusione le sono stati inflitti dalla III Corte d'Assise d'appello di Roma, presieduta da Vincenzo Roselli con giudice a latere Maria Luisa Paolicelli (oggi alla loro prima udienza). Matteo Zanni, vetraio specializzato nel montaggio d'infissi, 48 anni, il 6 giugno 2009 fu colpito al cuore con un coltello nella sua abitazione. Riuscì anche ad uscire sul pianerottolo di casa in una disperata ricerca di aiuto; si accasciò, però, sanguinante appena fuori dalla porta d'ingresso mentre chiedeva soccorso ad una vicina. Difatti, fu quest'ultima ad avvisare la polizia.

MOGLIE AL LAVORO - Al momento della tragedia padre e figlia erano soli in casa: la moglie di Zanni, infatti, si trovava al lavoro, mentre l'altro figlio stava giocando a calcio con alcuni amici. Vanessa Zanni fu trovata dagli agenti del Commissariato Primavalle e dagli agenti della Squadra mobile, in strada, con le mani sporche di sangue. Il coltello, insanguinato, lo aveva lasciato a casa. "Avevo pensieri strani, negli ultimi giorni non mi sentivo bene", fu la frase che disse alla polizia nel confessare il parricidio.

ITER GIUDIZIARIO - Tortuoso l'iter giudiziario per questo tragico episodio. Condannata in primo grado a 14 anni di reclusione dopo il rito abbreviato, Vanessa Zanni si è vista ridurre a 10 anni di carcere la pena dalla I Corte d'Assise d'appello di Roma. E' stata la Cassazione, però, ad annullare la sentenza esclusivamente sulla determinazione della pena. Oggi, la III Corte d'Assise d'appello ha rivalutato i fatti e rideterminato in 8 anni la pena (stessa richiesta formulata dal Pg Pietro Catalani). Occorrerà attendere trenta giorni per avere le motivazioni che hanno portato alla nuova riduzione.

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