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Cronaca Tor di Quinto / Viale di Tor di Quinto

Ciro Esposito, vandali a Tor di Quinto: vernice rossa sulla sua targa

"Era stata apposta circa due mesi fa" fa sapere l'associazione Ciro Vive. Sul fatto indaga la polizia

Il ricordo di Ciro Esposito infangato da un vile atto di vandalismo. E' stata infatti vandalizzata la targa che da due mesi era stata apposta in viale Tor di Quinto, proprio nel punto in cui il tifoso del Napoli era stato ucciso. Vernice rosso sangue sulle parole incise per ricordare Ciro: un atto inquietante sul quale ora indaga la polizia. Nel pomeriggio alcune pattuglie hanno perlustrato la zona, a caccia di elementi utili a risalire al vergognoso gesto. 

A denunciare quanto accaduto l'associazione Ciro Vive che in un post su facebook scrive: "La targa che era stata apposta da circa due mesi in Viale Tor di quinto dove Ciro con un gesto eroico fu' ammazzato! E' diventata rosso sangue...Dopo che media e stampa l'hanno pubblicizzata qualcuno ha pensato bene di infangare ancora una volta il suo nome e il suo ricordo ma Ciro vive nonostante le vostre cattiverie". 

Li, davanti a quel cancello balzato su tutta la cronaca nazionale dopo la tragedia del maggio 2014, ignoti hanno posto una targa con una poesia dedicata alla memoria di Ciro Esposito. Un omaggio affisso tra fiori e sciarpe, subito notato dai tanti automobilisti che quotidianamente transitano in quella strada della Capitale. 

“Ormai è arrivato il momento della grande finale. 
Ah, che gioia nel mio cuore, dopo una settimana faticosa, 
un momento tutto mio con la squadra del cuore, un saluto al mio amore, 
un abbraccio a mammà e vado a Roma; non è lontana con il mio zainetto vado, parcheggio e avviandomi 
verso lo stadio un boato davanti a me. 
Bambini che urlano, gente che scappa, io mi fiondo per aiutare 
ma d’improvviso mi accascio al suolo, sono confuso, non ricordo. 
Ora in ospedale capisco che qualcosa mi è capitato, 
a me hanno sparato, io che sono un bravo ragazzo, lavoro, 
tutto per la famiglia, fidanzata,
la mia passione il Napoli. 
Vedo mammà che mi stringe la mano, 50 giorni di calvario, 
ma qui giù qualcuno è venuto per portarmi in uno stadio 
dove la violenza non c’è, tutto è azzurro come il mio Napoli. 
Ora vi saluto, qui riposo in pace. 
Ciro non va dimenticato perché per il Napoli si è sacrificato. 
Mo lasciatemi andare, mi aspettano allo stadio dove razzismo, 
odio e delinquenza non possono entrare”.

Questo il testo in memoria e ricordo di Ciro scalfito sulla lapide di Tor di Quinto. "Non sappiamo quando e chi l'abbia fatto ma ringraziamo di cuore chiunque abbia compiuto questo nobile gesto" - ha commentato l'Associazione Ciro Vive con commozione e gratitudine.

All'anonimo "scrittore" il plauso, attraverso i social e i commenti, di centinaia di persone con l'auspicio e la convinzione che Ciro sia davvero li, con la sua sciarpa, in uno Stadio tutto azzurro come il suo Napoli. 

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